Muore a 102 anni, la pay tv invia penalità da pagare per «rescissione anticipata contratto»

Muore a 102 anni, la pay tv invia penalità da pagare per «rescissione anticipata contratto»
È nata prima dell'avvento della tv, ma è morta a 102 anni con la televisione che le chiede i soldi per una “risoluzione anticipata” del...

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È nata prima dell'avvento della tv, ma è morta a 102 anni con la televisione che le chiede i soldi per una “risoluzione anticipata” del contratto con la pay tv. È questa la beffa che vede involontaria protagonista Isabel Albright, fino allo scorso dicembre fa una delle persone più anziane d'America. Gli eredi hanno deciso di vendere la casa di San Lorenzo, in California, dove viveva, così hanno iniziato a togliere ciò che era lì dentro. Dunque, anche l’abbonamento a DirecTv, una televisione a pagamento. Il genero, John Manrique, racconta poi di una doccia fredda. "Ci hanno detto ‘vi addebiteremo 160 dollari per una tassa di risoluzione anticipata’", dice ad Abc7news.


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Proprio nell’ultimo periodo della sua vita, Isabel ha avuto bisogno di una badante e con la figlia sono rimaste lì spesso. Ecco perché la famiglia ha avuto l’idea di attivare un altro box DirectTv in una stanza sul retro dedicata alle persone che si prendevano cura di lei. Nessuno si era reso conto, però, che il servizio aggiuntivo faceva partire un nuovo accordo di due anni con il servizio televisivo. DirecTv ha precisato che la famiglia doveva pagare, anche se l’anziana era morta, perché il conto era intestato a sua figlia Linda. I Manriques hanno continuato a chiamare DirecTv per chiedere la prova del contratto con il vincolo biennale. Poi, Abc7news ha contattato direttamente DirecTv e la famiglia, poco dopo, ha ricevuto una lettera di scuse dalla società che ne detiene la proprietà, la At&t. L’azienda ha accettato di rinunciare alla commissione per la risoluzione anticipata, dicendo: "Ci siamo scusati con la famiglia e abbiamo risolto questo problema".

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Il Messaggero