Morto Hideo Azuma, papà di Pollon e Nanà Supergirl: dopo il successo viveva come un senzatetto

Morto Hideo Azuma, papà di Pollon e Nanà Supergirl: dopo il successo viveva come un senzatetto
Addio al papà di Pollon e Nanà Super Girl, cartoni animati cult per la generazione anni Ottanta. Il fumettista giapponese Hideo Azuma è morto...

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Addio al papà di Pollon e Nanà Super Girl, cartoni animati cult per la generazione anni Ottanta. Il fumettista giapponese Hideo Azuma è morto all'età di 69 anni, in un ospedale di Tokyo, per le complicazioni di un tumore. L'annuncio della scomparsa, che risale allo scorso 13 ottobre, è stato dato per volontà della famiglia a funerali privati avvenuti. Nato nel 1950 nell'Hokkaido, Azuma si trasferisce a Tokyo come assistente del mangaka Rentaro Itai, debuttando poi nel 1969. Il genere più esplorato da Azuma è quello nonsense fantascientifico con manga come «Futari to gonin» (Due ragazzi e cinque vicine di casa), «Yakekuso tenshi» (Un angelo disperato), «Parallel kyoshitsu» (La pazza aula parallela), «Fujori nikki» (Diario assurdo). Le più famose sono «Nanako Sos» e «Olympus no Pollon» di cui sono nati gli omonimi cartoni animati «Nanà Super Girl» e «C'era una volta… Pollon». Con «Diario assurdo» nel 1979 Azuma ha vinto il premio Seiun come miglior manga di fantascienza, un riconoscimento importante che ha segnato in maniera rilevante la sua carriera.


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Negli anni Ottanta Azuma ha scelto volontariamente una vita da senza fissa dimora, con giornate passate tra bevute e lavoretti saltuari, dimenticato da tutti, nonostante la fama delle sue opere. Negli anni più recenti ha Azuma ha ottenuto apprezzamento della critica grazie al manga «Il diario della mia scomparsa» (in edizione originale è apparso nel 2005), pubblicato in Italia quest'anno da J-Pop e recentemente insignito del Premio Gran Guinigi 2019 per la riscoperta di un'opera, promosso da Lucca Comics. «Il diario della mia scomparsa» è un opera autobiografica che ripercorre le tappe della sua depressione: l'improvvisa sparizione e il tentato suicidio, la vita da clochard e quella da operaio, l'alcolismo e il ricovero forzato in ospedale. Azuma è stato inoltre illustratore nel genere dei manga 'lolicon' (lavori con ragazze in situazioni di soffuso erotismo).
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Il Messaggero