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Non era mai accaduto che federazioni, associazioni, movimenti, produttori e imprenditori leader del mondo dell’ospitalità si riunissero insieme per discutere una strategia in comune. Lo hanno fatto online, nel contesto del ciclo di trasmissioni web tv sulla pagina Facebook della piattoforma ApeTime dal nome Hospitality, la prima tavola rotonda nazionale in diretta. La prima puntata, andata in onda la sera del 14 febbraio, è stata incentrata sull’argomento: riapertura di bar e ristoranti dopo le 18, si o no. E se sì, come?
L'incontro è durato un'ora e mezza. La notizia principale è l'inedita promessa reciproca di impegnarsi a redigere un Manifesto in comune per suggerire insieme strade percorribili al governo.
Diciamolo: non sarà facile, perché le differenze di visione tra le parti interessate non mancano. Anzi.
Ma ci sono anche dei punti in comune. Per esempio, tutti sono d'accordo sulla richiesta di riaprire fino alle 22, ma solo se fosse garantita una continuità lavorativa, e consci della necessità di spostare il coprifuoco almeno alle 23, qualora si optasse per questa soluzione. Nessuno vuole aprire i locai nel nome della disubbidienza civile e tutti osservano che per la ripresa del settore dell’ospitalità e per il rilancio dell’economia sia necessario che lo Stato prenda decisioni con una prospettiva di medio e lungo periodo. Diversamente, è impossibile organizzare e pianificare il lavoro. E si rischia di fallire.
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Il Messaggero