Nel piccolo comune di Celleno in Provincia di Viterbo si cerca il prossimo campione italiano o internazionale che batterà nei prossimi giorni il record di "Sputo al...
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Questa è una delle attrazioni centrali che vede partecipanti da tutta la zona, dall’Italia e anche dall’estero per superare il record di 22,80 metri. Mesi e anni di training sono necessari per sfidare i concorrenti e tentare di superare il massimo record stabilito. Attorno all’evento di punta un’apposita commissione, di giudici e la premiazione del vincitore e dei finalisti che segnano i nuovi record di sputo al nocciolo. Fra le regole ferree: il nocciolo deve essere necessariamente di Ciliegia di Celleno e il tutto avviene in un apposito "sputodromo" che segue rigorosi standard.
Ma Celleno è il fulcro anche dell'altra grande attrazione da record: la crostatona più lunga. Dopo il record dell’anno scorso di più di 20 metri, la Proloco di Celleno tenterà la sfida di realizzare la crostata alle ciliegie più lunga del mondo. Da diversi anni il comune ha istituito la tradizione della ‘Crostatona’ realizzata dalle donne del paese di 1500 abitanti, con diverse crostate rigorosamente alla marmellata di cerase di Celleno. Il piccolo comune infatti è produttore noto frutto prelibato locale, che cresce in questo fortunato territorio argilloso e vulcanico, situato tra Bagnoregio, il Lago di Bolsena e Orvieto. A produrre, salvaguardare e tutelare il prelibato frutto rosso il Consorzio Cilegia di Celleno. Così il vice presidente Fabrizio Rastrello: «Nell’economia cellenese è indubbio che la ciliegia sia centrale, noi tuteliamo questa tipologia di ciliegia che qua nasce con uniche qualità organolettiche, dovute alla composizione vulcanica del territorio, alla sua particolare esposizione e la cura dei produttori locali del consorzio. La ciliegia di Celleno vanta 9 varietà autoctone, c’è una produzione che oscilla fra i 5 ei 9 quintali l’anno, che vanno in vendita alla sagra delle ciliegie o anche alla produzione di una confettura particolare che mantiene intatto il gusto del nostro prodotto». Il borgo di Celleno nel 2018 è stato inserito fra i tesori del FAI, nell’ambito delle giornate autunnali dell’associazione.
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Il Messaggero