Scuola Roma, la campanella suona per 50mila studenti tra pochi prof e presidi

Licei, la campanella suona per 50mila studenti tra pochi prof e presidi
L'apertura ufficiale è fissata a lunedì, ma oggi oltre 50 mila studenti torneranno a varcare gli ingressi dei licei. Grazie all'autonomia scolastica (la...

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L'apertura ufficiale è fissata a lunedì, ma oggi oltre 50 mila studenti torneranno a varcare gli ingressi dei licei. Grazie all'autonomia scolastica (la libertà di una scuola di anticipare di qualche giorno la riapertura rispetto al calendario deciso dalla Regione Lazio, ndr) in molti istituti superiori almeno in uno su tre suonerà di nuovo la campanella.


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Saranno soprattutto i licei classici e scientifici a richiamare, prima degli altri, gli studenti sui banchi. Ma cosa troveranno i giovani ma anche i professori entrando in classe? Il nuovo anno scolastico appare ancora contraddistinto da luci e ombre: diverse sono le certezze nuovi progetti, ad esempio, o percorsi didattici alternativi ma non mancano le incognite. E a vederle, le criticità sono sempre le stesse. Accumulate nel corso degli anni e diventate quasi dei tratti somatici atipici per un'istituzione, come la scuola, che dovrebbe riuscire a garantire qualcosa in più. Tra le difficoltà che molti licei classici e scientifici si troveranno di fronte già da oggi c'è quello che riguarda l'assenza di docenti. Tra professori che hanno chiesto il trasferimento o vinto il concorso per diventare presidi senza annoverare tutti quei docenti arrivati alla fine della carriera che lasceranno l'insegnamento per andare in pensione.

I NUMERI
Partiamo da alcuni numeri per rendere meglio l'idea: mesi fa l'Ufficio regionale scolastico inviò, come di consueto, la nota al Miur con l'elenco del fabbisogno. A fronte di 3.750 insegnanti richiesti per coprire le cattedre, sono state autorizzate 3.468 immissioni in ruolo.

Ciò significa che soprattutto nei licei si è venuto a creare un gap di 282 unità. Professori che mancano e che le varie scuole stanno autonomamente ricoprendo con la chiamata dei supplenti annuali. Qualche caso? Al liceo Virgilio di via Giulia, ad esempio che da quest'anno avrà un nuovo preside, Isabella Palagi, dopo che Giuseppe Baldassarre è tornato a Napoli 9 insegnanti sono andati in pensioni e mancheranno prof di Matematica, Arte, Sostegno, Inglese e Tedesco che saranno rimpiazzati dai supplenti ma fino al prossimo giugno. «Una dei principali effetti del ricorso alle supplenze annuali commenta Mario Rusconi, presidente dell'Associazione nazionale presidi di Roma e del Lazio è l'interruzione della continuità didattica». In questa situazione c'è pure un paradosso «Alle scuole stanno arrivando migliaia di domande di Messa a disposizione dei precari (giovani non abilitati ma laureati che potrebbero insegnare ndr) continua Rusconi ad esempio al tecnico Pirelli sono arrivate 4 mila domande che la scuola non riesce a protocollare perché manca il personale di segreteria e il lavoro richiederebbe una mole di tempo impossibile da reperire in questo momento». Insomma, i professori mancano ma c'è un esercito di precari pronto a lavorare che quasi certamente resterà fermo.

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IL CASO DEI PRESIDI

I docenti mancano un po' in ogni scuola la media è di 3 cattedre scoperte in ogni istituto superiore che dovranno essere assegnate ai supplenti. A questo si aggiunge il caso dei presidi con reggenza. Perché mancano anche i dirigenti scolastici. È il caso del liceo Manara assegnato a Carla Parolari, gli scientifici Labriola che sarà diretto da Rejana Martelli e il Cavour le cui redini saranno prese in mano da Antonietta Corea, già numero uno del Classico Albertelli. Anche un altro Scientifico, il Keplero, vedrà per quest'anno un preside reggente: Cristiana Carissimi, mentre Giuseppina Runinacci già alla guida dell'Augusto si occuperà anche del Benedetto da Norcia.
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Il Messaggero