Scienze motorie, "Io vengo dallo sport" con Ojiaku, Lo Cicero e Vallati: allenare significa educare

Scienze motorie, "Io vengo dallo sport" con Ojiaku, Lo Cicero e Vallati: allenare significa educare
Allenare significa educare, significa includere, significa formare persone e non solo atleti agonisti. Il Seminario “Io vengo dallo sport”, organizzato in...

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Allenare significa educare, significa includere, significa formare persone e non solo atleti agonisti. Il Seminario “Io vengo dallo sport”, organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, è stato l’occasione per introdurre il modulo didattico “Sport e Integrazione”, riservato agli studenti del corso di laurea in Scienze Motorie.

Attraverso l’incontro - moderato dall’ex nuotatrice Cristina Chiuso - che si è aperto con i saluti del professor Attilio Parisi, magnifico Rettore dell’università di Roma “Foro Italico”, di Vito Cozzoli, presidente e ad di Sport e Salute e di Tatiana Esposito, direttore generale della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di integrazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - gli studenti hanno potuto conoscere i temi che verranno affrontati durante il corso, iniziando così un percorso di riflessione che riguarderà il ruolo dello sport come veicolo di inclusione e innovazione sociale.

Collegato da Torino è intervenuto il Presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, che dopo aver ringraziato il rettore Parisi ha detto: “Voglio sottolineare che l’hashtag #iovengodallosport apre ad una appartenenza universale. Lo sport è per definizione universale, lo sono le sue regole, che non fanno differenze da un Paese all’altro. Abbiamo tra le mani un tesoro che non ha segreti, ma dobbiamo usarlo bene. Momenti formativi come questo ce lo insegnano. Parlare di integrazione è facile, ma quando dobbiamo metterla in pratica dobbiamo esserne capaci. Questa è un’occasione per fare rete, unire competenze, e sviluppare la sensibilità necessaria alla valorizzazione del ruolo educativo dei futuri tecnici e insegnanti di attività motorie”.

In particolare, le testimonianze di Kevin Ojiaku, atleta delle Fiamme Gialle, di Andrea Lo Cicero, ex rugbista e Legend di Sport e Salute, e di Massimo Vallati, fondatore del “Calciosociale”, hanno contribuito a sottolineare l’importanza dell’allenatore come figura cruciale nella gestione dei gruppi multi-culturali e nella valorizzazione dello sport come terreno di incontro, dialogo, confronto e contrasto alle discriminazioni.

“È sempre un piacere ed un onore partecipare attivamente ai progetti di Sport e Salute che nascono da valori a cui sia io che la mia società, le Fiamme Gialle, siamo molto vicini.” ha dichiarato Kevin Ojiaku. “Ho concluso da pochissimo la mia carriera da atleta a causa dei continui infortuni ma questo non mi ha fermato, anzi ora continuerò a rimanere nel mondo dello sport come tecnico di atletica leggera (la mia passione) in modo da poter avvicinare e trasmettere ai futuri atleti principi come l’inclusione, la tolleranza ed il rispetto delle regole, valori anch’essi fondamentali per eccellere nello sport di alto livello. Il mio impegno quotidiano sarà quindi focalizzato sui giovani; tenterò di sensibilizzarli quotidianamente nella comprensione e l’importanza di questi valori.”

“Nella corso della mia carriera sportiva il rugby mi ha insegnato la poesia del sacrificio” ha detto Andrea Lo Cicero. “Venire dallo sport - come ci ricorda il titolo del seminario – significa avere consapevolezza che questo sentimento nasce anche dalla condivisione con gli altri di un percorso quotidiano fatto di vicinanza ed esperienze comuni. Quando, come oggi,  ho l’opportunità di parlare ai futuri tecnici mi piace sempre ricordarlo, per far comprendere loro quanto il ruolo educativo che andranno a ricoprire sarà centrale nella formazione degli atleti e delle persone di domani.”

 

Per Massimo Vallati “Con il Calciosociale abbiamo voluto cambiare le regole del calcio per ridiscutere le regole del mondo. Far diventare il calcio la più grande aula magna di educazione civica del Paese. L’allenatore per noi deve essere un formatore con una visione olistica, in grado non solo di insegnare la tecnica di uno sport ma anche essere un maestro di vita. Con il suo esempio e la sua testimonianza deve trasmettere i valori di democrazia e giustizia ”

Il professor Emanuele Isidori, referente del modulo “Sport e Integrazione” per l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, ha sottolineato come “l’incontro abbia offerto a tutti noi l’occasione per avviare un dibattito su temi di grande attualità oggi per la società italiana e per la nostra università: vale a dire, quello dell’immigrazione e della diversità, e su come lo sport possa essere utilizzato quale strumento di promozione dell’integrazione sociale e della comunicazione interculturale, di lotta al razzismo e alla discriminazione in un contesto di educazione alla fruizione della cittadinanza attiva e democratica.

L’incontro è uno degli 11 seminari che verranno realizzati in altrettante università italiane come parte del modulo didattico “Sport e Integrazione” - un intervento promosso nell’ambito del progetto “Sport e integrazione” realizzato da Sport e Salute spa e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

 

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Il Messaggero