Patrick Zaki ha consegnato la tesi di laurea all'Università di Bologna. L'appello al tribunale egiziano: «Fatemi discutere in presenza»

Lo ha annunciato lui stesso su Twitter. Il rettore dell'Università di Bologna vuole assistere di persona alla proclamazione.

Patrick Zaki ha consegnato la tesi di laurea all'Università di Bologna. L'appello al tribunale egiziano: «Fatemi discutere in presenza»
Patrick Zaki vede il suo agognato traguardo accademico. Ha consegnato la tesi di laurea magistrale all'Università di Bologna, come ha annunciato lui stesso su...

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Patrick Zaki vede il suo agognato traguardo accademico. Ha consegnato la tesi di laurea magistrale all'Università di Bologna, come ha annunciato lui stesso su Twitter.

«L'amministrazione universitaria mi ha comunicato che la data stabilita per discutere la tesi sarà il 4, 5 o 6 luglio prossimo, secondo le regole dell'università. Di conseguenza - scrive lo studente e attivista - Oggi presenterò una nuova richiesta al Pubblico Ministero egiziano per chiedere di poter viaggiare in Italia, in modo da poter partecipare di persona alla cerimonia di laurea, a condizione che io ritorni in Egitto prima di ogni mio impegno legato al processo, la cui data di inizio è prevista per il 18 luglio».

Zaki frequenta il master "Gemma" (European master in gender and women studies) dell'Alma mater di Bologna. Vuole discutere l'elaborato davanti ai suoi professori, agli amici, ai colleghi e ai parenti. A coronamento di un percorso durato quasi quattro anni, di cui quasi due trascorsi da detenuto a Il Cairo. Lo studente era stato arrestato lo scorso 7 febbraio 2020 dai servizi segreti egiziani, all'areoporto della capitale egiziana, per presunte azioni sovversive contro la sicurezza nazionale. L'8 dicembre 2021 un'ordinanza del tribunale di Mansura ne aveva disposto la scarcerazione, in attesa della conclusione del processo a suo carico in Egitto. 

«Speriamo che di fronte a una scadenza così importante per la vita accademica di Patrick, le autorità egiziane possano per una volta manifestare umanità e concedere a Patrick un esonero dal divieto di viaggio che possa consentirgli di discutere in presenza la sua tesi», ha dichiarato in merito Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. 

L'arresto, le accuse, le torture: il calvario di Zaki

All'epoca del suo arresto Patrick Zaki aveva 29 anni e si era già distinto per il suo attivismo umanitario. Faceva parte dell'associazione egiziana per la difesa dei diritti umani "Egyptian Initiative for Personal Rights" e aveva sostenuto attivamente la campagna elettorale di Khaled Ali (poi ritirata a causa delle intimidazioni), durante le elezioni presidenziali del 2018, vinte dal presidente uscente Abdel Fattah al-Sisi per la seconda volta. 

Il 7 febbraio 2020 le autorità egiziane avevano fermato lo studente all'aeroporto di Il Cairo, nel giorno del suo ritorno in Egitto per fare visita ai parenti. I capi d'accusa formulati nel mandato d'arresto erano: minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento alle proteste illegali, sovversione, diffusione di false notizie, propaganda per il terrorismo. A seguito del suo arresto, molte associazioni di tutela per i diritti umani avevano espresso forti critiche nei confronti del regime di Al-Sisi, accusandolo a sua volta di abuso di potere. Le stesse Ong avevano denunciato possibili maltrattamenti e torture, subiti da Zaki durante la detenzione, da parte della polizia egiziana. 

 

Le parole del rettore di Unibo

«Come ho detto molte volte, siamo impazienti di riavere Patrick fra noi: quando avrà il permesso di tornare sarà una gioia non solo per l'Alma Mater, ma per tutto il Paese», ha commentato la notizia Giovanni Molari, rettore dell'università di Bologna - La sua laurea, in ogni caso, è un traguardo importante che Patrick ha perseguito con la generosità e la tenacia che lo contraddistinguono, anche nelle difficili condizioni personali che continua a vivere. Saremo con lui nel momento della proclamazione, alla quale sarò personalmente presente per esprimergli il sostegno e l'ammirazione a nome di tutto l'Ateneo». 


 

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Il Messaggero