Di più al Sud e nel Centro Italia, di meno al Nord. Potrebbe essere questa la mappa dei bonus occupazionali che, stando a quanto previsto nella legge di bilancio, andranno...
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LO STUDIO
A rivelarlo è uno studio dell'Osservatorio Talents Venture che, rielaborando i dati dell'Anagrafe degli studenti, ha stilato una classifica delle regioni dove si concentrano le lodi: in Basilicata un laureato su due ha la lode, Umbria e Sardegna vengono subito dopo. Sicilia, Puglia e Toscana restano sopra il 40% dei laureati con la lode. Nel Lazio, in Abruzzo e in Molise 4 ragazzi su 10 prendono la lode. In coda alla classifica ci sono invece le regioni Piemonte, Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta rispettivamente con il 28%, 23% e 19% di laureati con la lode. In sostanza anche per le lauree si registra la stessa differenza che c'è per i voti di maturità: quelli più alti, comprese le lodi, si concentrano nelle regioni del Sud. Al Nord, invece, i voti sono oggettivamente più bassi. Merita un discorso a parte Roma che, con le sue università, fa incetta di eccellenze: il Campus Biomedico è infatti il primo ateneo d'Italia per numero di lodi, ottenute da ben 7 laureati su 10. L'Università di Tor Vergata ha il 49% di lodi e la Sapienza il 48%: tutte ben al di sopra della media nazionale. Tra le università con il minor numero di lodi, invece, ci sono il Politecnico di Torino con il 18% e il Politecnico di Milano con il 17%, Stranieri Reggio Calabria con il 16% e Libera Università di Bolzano con il 13%.
IL FONDO
Per queste eccellenze dunque il governo ha previsto un fondo da 50 milioni di euro da distribuire tra le aziende che, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2019, assumeranno un laureato di massimo 30 anni che, restando in corso, ha ottenuto 110 e lode laureandosi tra il 1 gennaio 2018 e il 30 giugno 2019. Il bonus prevede uno sgravio dei contributi per 12 mesi fino a un massimo di 8mila euro. Difficile però capire quanti saranno realmente i bonus da erogare: a fronte dei 14mila ragazzi laureati con lode, nei tempi previsti dal corso di laurea, i beneficiari potrebbero essere molti meno. Si tratta infatti di uno sgravio riservato alle aziende per incentivare le assunzioni ma non tutti i profili professionali formati dalle università sono ricercati dalle imprese, e non tutti i corsi di laurea hanno una media del 36% di lodi.
IL PICCO
Il picco anzi si registra negli indirizzi di laurea letterario, filosofico, storico e artistico, dove addirittura 6 laureati su 10 ottengono il voto più alto, ma per i laureati dell'area umanistica, destinati soprattutto all'insegnamento, le assunzioni nelle aziende probabilmente non sono le più numerose. Discorso simile per i laureati in medicina, che pure hanno un tasso di 100 e lode quasi pari a quello di lettere e filosofia, e in maggioranza ottengono un posto di lavoro nella sanità pubblica.
GLI ALTRI
Fra le altre aree con un numero alto di lodi c'è quella scientifico-matematica, e si tengono comunque al di sopra della media i gruppi di laurea geo-biologico, statistico, linguistico e politico-sociale. In coda invece gli studi economici con il 34% di laureati con lode, di ingegneria tra il 34% e il 23% in base agli indirizzi e gli studi giuridici, ultimi in classifica, con appena il 17% di lodi.
CLASSIFICA AL CONTRARIO
Una classifica decisamente inversa rispetto a quella dei corsi di studio da cui provengono i laureati con 110 e lode che vengono assunti da datori di lavoro privati: al primo posto c'è infatti l'area giuridica con il 66% di laureati con lode assunti da privati, seguono geo-biologico, ingegneria ed economico. Le ultime lauree per assunzioni da privato? Architettura, medicina e odontoiatria.
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Il Messaggero