Tornare in classe una volta al mese, proseguendo nel tempo restante le lezioni a distanza; ripristinare i doppi turni, eliminando le cosiddette “classi pollaio”,...
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Scuola, Azzolina: tante ipotesi, anche didattica a distanza a settembre
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Il prossimo anno. «La chiusura prematura di questo anno scolastico è sempre più vicina - dice Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola - e dobbiamo affrontare l'apertura del prossimo, condividendo con la ministra Azzolina un percorso.
Edilizia scolastica. Preoccupati per la ripresa a settembre anche gli assessori regionali alla scuola, coordinati dall'assessore regionale Cristina Grieco, che proprio oggi hanno incontrato a distanza la titolare dell'Istruzione. «Ci aspettavamo - spiega - un dialogo più costruttivo ma richiederò un nuovo incontro affinchè la ministra possa confrontarsi con i colleghi di governo anche rispetto alle nostre proposte: servono investimenti strategici per l'edilizia scolastica. È importante infatti che la ripresa avvenga senza classi troppo affollate, non si può pensare a settembre di tornare ad avere 27-30 ragazzi in aula. L'anno prossimo non sarà ordinario, non è l'anno giusto per fare diminuzioni di organico: questo vorrebbe dire fare classi più numerose».
La sicurezza. Secondo indiscrezioni, infatti, a fronte di una diminuzione di circa 70 mila studenti il prossimo anno, per la scuola sarebbero previsti complessivamente circa 8 mila docenti in meno tra organico di diritto e di fatto. Francesco Sinopoli, leader della Flc Cgil, annuncia che i sindacati stanno scrivendo alla ministra Azzolina per chiedere un intervento specifico sulla sicurezza in vista del rientro nelle aule a settembre. «Crediamo che i ragionamenti - dice - siano finora troppo vaghi, si sta assecondando l'idea che la didattica a distanza possa essere sostitutiva della scuola, cosa che non è assolutamente. Sono molto preoccupato: c'è una sottovalutazione di questo tema mentre serve un investimento straordinario in termini di misure che permettano la ripartenza della scuola a settembre». «Per il prossimo anno scolastico serve una strategia governativa - attacca Pino Turi della Uil Scuola - e serve un protocollo per la tutela della salute specifico per le necessità organizzative della scuola e dell'università».
La ministra Azzolina assicura che il tema del maggiore distanziamento è all'attenzione del dicastero di viale Trastevere. «È uno dei tanti scenari a cui stiamo lavorando - ha rassicurato intervenendo a Che tempo che fa - penso alle classi pollaio, in cui è difficile tenere la distanza di un metro. Con i viceministri e tutto lo staff lavoriamo a tutti gli scenari possibili». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero