Aumentano le aggressioni negli ambienti scolastici, dati allarmanti che abbiamo analizzato con Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione Nazionali Presidi, per...
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Presidente, ancora aggressioni degli studenti ai docenti in Italia: cosa succede?
C'è sicuramente un effetto emulativo per la grande risonanza mediatica che questi episodi stanno indubbiamente riscontrando. E poi c'è un degrado nei rapporti sociali e nel riconoscimento delle figure istituzionali. Mentre 40 anni fa, 50 anni fa nessuno avrebbe potuto pensare di aggredire un docente perché era una figura in qualche modo coperta da una sua sacralità, oggi non è più così e quindi credo che la diminuzione della distanza nel rispetto con queste figure abbia contribuito a rendercele più vicine, più familiari. Il preside e il docente non sono più visti come una autorità da parte degli studenti.Come intervenire?
Sicuramente la soluzione più facile e più immediata è un inasprimento delle pene, chi aggredisce un docente, un dirigente scolastico sta aggredendo un pubblico ufficiale anche se secondo me la sanzione minima di 500 euro è troppo blanda. Poi bisogna intervenire sul clima culturale, troppa confidenza come dicevo tra studenti e corpo docente: si inizia con il "tu" e poi, purtroppo, si arriva in casi estremi all'aggressione. Infine c'è un altro tipo di intervento, quello dei presidi di natura psicologica, ovvero dotare la scuola di un servizio psicologico, con l'aiuto dei professionisti che però porterebbe a un aumento dei costi.Il Messaggero