Dal 1961 al 2016 i ghiacciai di tutto il mondo hanno perso oltre nove miliardi di tonnellate di ghiaccio, innalzando il livello del mare di 27 mm. Non solo: negli ultimi 30 anni,...
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Ghiacciai 'in via di estinzionè significano anche meno acqua per milioni di persone, meno energia idroelettrica e meno acqua per le colture. «Tenendo presente le conseguenze socio-economiche, il destino dei ghiacciai in un clima futuro è qualcosa che l'Esa considera seriamente - spiega Mark Drinkwater, Senior Advisor di criosfera e clima presso l'Esa - È fondamentale sviluppare le capacità di monitoraggio esistenti utilizzando le osservazioni delle missioni Copernicus Sentinel della CE e altre missioni di missioni Esa e di terze parti. I loro dati ci permettono di costruire una solida prospettiva climatica per rivelare le fluttuazioni regionali e annuali dei ghiacciai e di altre parti della criosfera come la copertura nevosa, il ghiaccio marino e le calotte polari».
Stando allo studio, le maggiori perdite di ghiaccio si sono verificate in Alaska, seguita dai ghiacciai ai margini della calotta glaciale della Groenlandia e da quelli delle Ande meridionali. Quantità significative di ghiaccio sono state perse anche dai ghiacciai nell'Artico canadese e russo, così come dalle Svalbard. E non si salvano neanche le Alpi europee e il Caucaso. L'unica area ad aver guadagnato ghiaccio nel corso di questi 55 anni è il sud-est asiatico dove i ghiacciai hanno accumulato 119 gigatonnellate di ghiaccio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero