Luna, per la prima volta coltivate piante sul suolo lunare: «Nuovo passo per la colonizzazione»

Lo studio fa parte del programma Artemis della Nasa che mira a portare nuovamente l'uomo sulla luna nel 2025

Luna, per la prima volta coltivate piante sul suolo lunare: «È il primo passo per una colonizzazione»
Esperimento riuscito: per la prima volta una pianta è germogliata sul suolo lunare. I ricercatori dell'Università della Florida hanno...

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Esperimento riuscito: per la prima volta una pianta è germogliata sul suolo lunare. I ricercatori dell'Università della Florida hanno coltivato una pianta di Crescione (Arabidopsis thaliana) sul terreno che la Nasa aveva raccolto sulla luna nelle missioni Apollo 11, 12 e 17. Lo studio fa parte del programma Artemis della NASA, che ha l'obiettivo di rimandare gli esseri umani sulla Luna entro il 2025.

I progetti per la colonizzazione della luna

L'esperimento è un nuovo, piccolo passo verso la coltivazione di piante sul suolo lunare, che aprirà le porte verso una possibile colonizzazione del nostro satellite. La luna in un futuro non troppo lontano potrebbe infatti essere usata come hub o trampolino di lancio per lunghe missioni spaziali. Coltivare cibo commestibile in loco, sul suolo lunare, sarebbe dunque un fattore strategico. 

 

Potremmo avere un'agricoltura lunare?

In studi precedenti le piante erano state "spolverate" di terreno lunare (chiamato regolite) per testare eventuali agenti patogeni. Ora per la prima volta hanno provato a piantare dei semi in 12 grammi di "terra lunare" presi in prestito dalla Nasa. Le domande alla base della ricerca erano chiare, come spiegava il professor Ferl, capo dello studio: «Cosa succede quando coltivi piante nel suolo lunare, totalmente al di fuori dell'esperienza evolutiva di una pianta? Cosa farebbero le piante in una serra lunare? Potremmo avere agricoltori lunari?» 

Il suolo della luna stressa le piante

I ricercatori hanno scelto di utilizzare il crescione (Arabidopsis thaliana) perché il codice genetico di questa pianta è già stato completamente mappato. Per fare un confronto, hanno anche piantato semi in una serie di suoli terrestri, compresi quelli che simulano i suoli marziani.

Con grande sorpresa degli scienziati i semi sono quasi tutti germogliati. Tuttavia, sono state rilevate delle differenze tra le piante allevate nei suoli "terrestri" rispetto a quelli lunari, che presentavano dimensioni più piccole o crescevano più lentamente. Dall'analisi è emerso che a livello genetico, le piante cresciute sul suolo lunare estraevano dal terreno strumenti utilizzati dalle piante per far fronte allo stress come sali minerali e metalli: «Possiamo dedurre che le piante percepiscono l'ambiente del suolo lunare come stressante» ha spiegato il professor Paul. Per il futuro i ricercatori cercheranno di creare piante a livello genetico più predisposte a crescere sul suolo lunare con un impatto minimo sulla loro salute.

 

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Il Messaggero