L'Europa pronta a lanciare il suo Shuttle: al via la prima missione di IXV

Il percorso della navetta europea (immagine fonte Esa)
Solo 100 minuti per una missione spaziale che dovrebbe aprire le porte dello spazio anche all'Europa. Dopo che lo Shuttle...

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Solo 100 minuti per una missione spaziale che dovrebbe aprire le porte dello spazio anche all'Europa.




Dopo che lo Shuttle statunitense è andato in pensione, ci sono rimasti solamente i vettori sovietici Soyuz a portare oltre atmosfera gli astronauti.



E in attesa della navetta Dragon, della società privata Space X (probabile entrata in funzione nel 2017) e della Orion della Nasa (la sua sperimentazione pare ancora cosa lunga), nella corsa allo spazio si è inserito anche il Vecchio Continente. E tanta tecnologia parla pure italiano.



IL LANCIO

L'IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) dell'Ente spaziale europeo sarà lanciato domani alle 14 (ora italiana) dalla base europea di Kourou (nella Guyana Francese) per mezzo di un un razzo Vega.



Trattandosi di una navetta sperimentale, l'IXV ha dimensioni ridotte. E' infatti grande più o meno come un'automobile e pesa quasi due 2 tonnellate.



A bordo, naturalmente, non c'è nessuno. Gli scienziati dell'Esa hanno fatto posto solo ad una serie infinita di sensori che registreranno tutto ciò che avverrà nei famosi 100 minuti della missione.



Dopo la partenza attraverso il razzo Vega, la navetta raggiungerà i 320 km di altezza e poi proseguirà con le «sue gambe» fino ai 412 chilometri.



IL RIENTRO A TERRA

Dopo il raggiungimento di tale altezza è previsto il suo ritorno, ad una velocità di circa 27mila km/h, sulla Terra, anzi sul mare: nell'Oceano Pacifico dove verrà recuperata dalla nave Nos Aries. La fase di ritorno sarà quella più delicata in quanto saranno messi alla prova gli scudi termici di nuova concezione. Costo della missione 150 milioni di euro.



L'ITALIA E L'IXV

Il notevole contributo italiano all'impresa -diverse parti dell'IXV sono state realizzate proprio nel nostro Paese- sarà accentuato anche dal controllo del volo. A verificare il tragitto dalla Guyana Francese all'ammaraggio sarà il Centro Altec (Advanced Logistics Technology Engineering) di base a Torino.



Dunque una grande occasione per l'Europa che vuole entrare a far parte del club dello spazio per poi agire, finalmente, in piena autonomia.






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