Luca Parmitano è tornato sulla Terra, un sorriso nella steppa del Kazakhstan

Luca Parmitano è tornato sulla Terra così come l'aveva lasciata il 20 luglio scorso: con un sorriso. Tonico e per nulla frastornato, aiutato dagli...

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Luca Parmitano è tornato sulla Terra così come l'aveva lasciata il 20 luglio scorso: con un sorriso. Tonico e per nulla frastornato, aiutato dagli specialisti di Roscosmos, è uscito dalla navicella Soyuz dopo 201 giorni in orbita per la missione Beyond: la capsula  ha toccato alle 10.12 la steppa del Kazakhstan dopo la lunga discesa infine frenata dal paracadute. All'interno il primo comandante italiano dell'Iss: la piccola astronave, dopo il distacco dall'Iss è sfrecciata fino a 28.800 km orari raggiungendo una temperatura di 2.000 gradi attraversando gli strati intermedi dell'atmosfera. Poi l'atterraggio, non troppo brusco, fra la neve nei pressi di Zhezkazgan, poco più di 500 km a nord est del cosmodromo di Bajkonur da dove era partita la missione, la 12a per un astronauta italiano.


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Tutto è andato come previsto confermando l'affidabilità dell'ultrasessantennale sistema Soyuz, tutt'ora l'unico per andare e tornare dalla stazione spaziale internazionale con un equipaggio. 
 

Anche i compagni di Parmitano, il russo Alexander Skvortsov, e l'americana Christina Koch, sono apparsi in ottime condizioni. Anche all'astronauta dell'Agenzia spaziale europea è stato messo un berretto di lana (bianco) e poi via ai controlli medici: intanto la prima telefonata alla moglie Kathy e alle figlie Maia e Sara, che con lui abitano a Houston.

L'astronauta catanese, 42 anni di cui adesso uno trascorso in orbita, trascorrerà i prossimi giorni  a Colonia, al centro di addestramento dell'Esa: serve almeno un mese per tornare a camminare regolarmente e sei per tornare definitivamente terrestri. Non a casa in questo periodo la patente di guida dei reduci dalla spazio viene sospesa. Non restano invece sospesi a mezz'aria gli oggetti, in particolare il cellulare e gli utensili, come avveniva sulla stazione spaziale e questo causa comiche gag agli astronauti che con la testa sono ancora nello spazio e che magari "spingono" un bicchiere alla moglie dall'altra parte del tavolo.

I record di Beyond
Parmitano è diventato il terzo europeo ed il primo italiano al comando della Stazione Spaziale Internazionale, ha eseguito quattro complesse ed estenuanti uscite extraveicolari (Eva, le passeggiate spaziali) per la riparazione sullo Spettrometro Magnetico Alfa rilevatore di particelle cosmiche AMS-02, stabilito il record europeo per il maggior numero di ore cumulative di attività extraveicolare con 33 ore e 9 minuti, operato da remoto un rover nei Paesi Bassi nell’ambito dell’esperimento Analog-1, inviato un importante messaggio sul cambiamento climatico ai leader della conferenza delle Nazioni Unite tenutasi a Madrid, e operato in oltre 50 esperimenti europei così come pure in 200 esperimenti internazionali sull'Iss.


Fraccaro
"Benetornao Luca Parmitano che rappresenta l'eccellenza dell'Italia nel settore, siamo orgogliosi di lui. Lo aspetto al più presto a Palazzo Chigi per lavorare insieme alle politiche spaziali del nostro Paese". Lo dichiara Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche spaziali.

"Con il ruolo di comandante della Stazione spaziale internazionale, la prima volta per un italiano, Parmitano - sottolinea Fraccaro - non ha ottenuto solo uno straordinario successo personale: grazie a lui anche l'Italia ha raggiunto un nuovo traguardo nel settore dello spazio. L'esperienza di AstroLuca ha dimostrato al mondo le grandissime capacità di leadership del nostro Paese nelle attività spaziali a tutti i livelli, da quello tecnico a quello scientifico e industriale. Il Governo ha la volontà di garantire il massimo supporto al settore spaziale perchè assicura ricadute estremamente positive per il Paese. Lo dimostra proprio il programma Beyond, guidato dal nostro astronauta, che consentirà di eseguire esperimenti scientifici avanzati e sviluppare nuove tecnologie al servizio dei cittadini. L'Italia è grata a Luca Parmitano per l'incredibile lavoro che ha svolto a bordo della Stazione spaziale internazionale, garantendo il successo della missione e dando prova di quanto lo spazio europeo e mondiale abbia bisogno del contributo del nostro Paese per svilupparsi al meglio. Al suo rientro in Italia, dopo il periodo di riabilitazione fisica alla quale dovrà sottoporsi, sarò felice - conclude Fraccaro - di ricevere Parmitano a Palazzo Chigi per collaborare al rilancio del settore spaziale che rappresenta il volano per l'innovazione, la competitività e la crescita del Paese". 

Saccoccia (Asi)
“Siamo orgogliosi di come sia andata la missione Esa Beyond di Luca Parmitano, la 12esima di un astronauta italiano nello spazio. È stata una missione molto speciale, ricca di risultati importanti per il nostro Paese e per l’Europa, un successo oltre ogni aspettativa. Luca è stato primo italiano a comandare la ISS a essere EVA leader in tre delle quattro attività extra veicolari che lo hanno visto protagonista di un  lavoro inedito per la riattivazione dell’esperimento AMS-02. Le attività della sua missione rappresentano un punto di svolta per capacità, leadership ed avanzamento delle conoscenze per la futura vita nello spazio. L’ASI è fiera di Luca che rappresenta la conferma della preparazione di tutti i nostri sette astronauti, donne e uomini che ci danno e dato molto lustro. Il bilancio della missione Beyond è, quindi, più che positivo e siamo davvero orgogliosi. Non resta che dire Bentornato a casa Luca, ora comincia per te un periodo importante di ripresa e di continuazione degli esperimenti a terra”.
 



Il rientro
Sulla Soyuz MS-13, in cui il colonello pilota dell'aeronautica militare si è stretto (immaginate una campana per il recupero del vetro, non un centimetro di più) con  il cosmonauta russo Alexander Skvortsov e l'astronauta della Nasa Christina Koch, il viaggio è iniziato alle 3 (sotto trovate la diretta Nasa) con la chiusura del portellone  poi l'undocking (separazione dall'Iss) alle 6.50. Alle 9.18 (sotto trovate la diretta Esa) via alla manovra di deorbitaggio e infine l'atterraggio nella steppa del Kazakhstan.





Il passaggio di consegne
L'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ieri aveva passato il testimone al collega russo Oleg Skripochka, dopo aver pronunciato un discorso d'addio carico di emozione in cui ha ringraziato uno per uno i suoi compagni di viaggio. «La gratitudine che ho provato il primo giorno è andata crescendo in questi 200 giorni: ognuno di voi mi ha insegnato molte lezioni», ha detto AstroLuca stringendo forte il microfono in mano. «Voglio che il mio equipaggio sia orgoglioso di quello che ha raggiunto. Ci sono persone a Terra che tengono il conto delle cose che abbiamo fatto: quante attività extraveicolari, quante ore di lavoro sugli esperimenti, quante ore trascorriamo quassù. Ma quello che è davvero importante è ciò che avete raggiunto come squadra. Quello che ha reso tutto questo possibile è la vostra incredibile dedizione e per questo mi sento profondamente debitore» 

Che cosa hanno visto gli astronauti
Ma che cosa ha visto l'astronauta dell'Agenzia spaziale europea durante le circa tre ore di viaggio? Un'idea ce la può dare uno dei video più impressionanti, a tratti persino terrificante, diffuso dalla Nasa che aveva piazzato telecamere speciali sulla navetta Orion al rientro sulla Terra nel dicembre del 2014, dopo la prima missione di Luca Parmitano e prima di quella di Samantha Cristoforetti, per intendersi.

Ecco che cosa vedono gli astronauti mentre sfrecciano verso la Terra

 









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Il Messaggero