Evitate lunghi digiuni, rendono irritabili. Lo dice la Ohio State University

Evitate lunghi digiuni, rendono irritabili. Lo dice la Ohio State University
NEW YORK – Un consiglio a tutte le coppie: prima di cominciare una discussione che potrebbe anche sfociare in un disaccordo e magari in un litigio, mangiate qualcosa. O almeno:...

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NEW YORK – Un consiglio a tutte le coppie: prima di cominciare una discussione che potrebbe anche sfociare in un disaccordo e magari in un litigio, mangiate qualcosa. O almeno: non cominciate nessuna discussione seria con il vostro coniuge se siete a stomaco vuoto.


La scienza ha dimostrato che un basso tasso di glucosio nel sangue ci rende particolarmente irritabili. E pronti a litigare. Gli scienziati della Ohio State University hanno appena pubblicato il risultato di una ricerca sul “Proceedings of the National Academy of Sciences”, e hanno coniato una nuova parola: hangry, dalla fusione della parola “hungry” (affamato) e “angry” (arrabbiato). Potremmo crearla anche noi: “Affabbiato”, affamato-arrabbiato. Chi è “hangry” non riesca a controllare bene le emozioni. E la più difficile di tutte da controllare è la rabbia. Quindi chi registra un calo di zuccheri nel sangue, può essere soggetto a crisi di autocontrollo.

Questo tipo di crisi avviene soprattutto la sera, dopo una giornata al lavoro e un pomeriggio durante il quale non si sia mangiato nulla. In casi simili, per evitare litigi in famiglia, basterebbe una “merendina”, una pastarella, un po di cioccolata, o semplicememte rimandare eventuali discussioni al dopocena.

Lo studio della Ohio University ha preso in esame 107 coppie. Prima di accettarle per l’esperimento è stato controllato che si trattava di coppie che andavano d’accordo. A loro è stato chiesto di misurare il livello di glucosio ogni sera, e poi di “scaricare” il malumore accumulato contro il coniuge infilando spilloni su una bambola voodoo. E’ risultato che quanto più basso era il livello di glucosio, tanto più numerosi erano gli spilloni con cui si “puniva” la bambola che rappresentava il coniuge.

E’ stato anche fatto un diverso esperimento: ai due coniugi, tenuti in camere separate, sono stati posti davanti dei bottoni rossi. Premendo quei bottoni si causava un suono che l’altro coniuge avrebbe sentito nell’altra camera, dentro delle cuffie. Quando più forte la spinta sul bottone, tanto più forte il suono. Quanto più lunga la spinta, tanto più lungo il suono. Ebbene, anche qui, chi aveva meno glucosio premeva con più forza e più a lungo (i coniugi però non sapevano che dall’altra parte non c’era la moglie o il marito, ma solo un computer che misurava il suono).


Lo studio della Ohio University è stato accolto in genere con un pizzico di ironia per il ricorso alla bambola voodoo, ma i risultati sono stati giudicati affidabili. Ad esempio la professoressa Julia Samton, neuropsichiatra a New York, ha convenuto: “Quando il livello di zucchero nel sangue scende, il corpo reagisce come se si trattasse di una crisi. Diventiamo più irritabili, ostili e ansiosi”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero