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Una foto con in primo piano il calice con un fondo di vino rosso. L'infettivologo Matteo Bassetti, risponde così, via Facebook, a una riflessione sugli effetti legati al consumo di alcol affrontata in un'intervista dall'immunologa Antonella Viola. La docente dell'Università di Padova, che appoggia la scelta dell'Irlanda di indicare sulle bottiglie di vino e alcolici i rischi per la salute, in un'intervista al Corriere del Veneto, per motivare la sua posizione cita alcuni studi che indicano un rischio aumentato per alcune forme di tumore e possibili effetti sul cervello, concludendo che «insomma, chi beve ha il cervello più piccolo». Ma per il direttore di Malattie infettive all'Ospedale San Martino di Genova, il suo «è un messaggio corretto dato nella maniera sbagliata», spiega all'Adnkronos Salute.
Bassetti e la comunicazione sul vino
«Credo che sia giusto dire alle persone che non bisogna esagerare, che il vino può far male quando si usano delle grandi quantità.
Antonella Viola: «Chi beve alcol ha un volume del cervello inferiore e rischia anche il cancro»
La posizione di Pregliasco
«Il vino sicuramente rappresenta un rischio per la salute nel momento in cui lo si consuma in modo non congruo. Ritengo che una demonizzazione totale come sempre non abbia senso. E che, come sempre, sia necessario praticare il buonsenso», perché «il resveratrolo presente nel vino rosso, ad esempio, ha un'azione positiva e immunostimolante e quindi serve ragionevolezza». La invoca il virologo dell'Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, commentando all'Adnkronos Salute la riflessione dell'immunologa Antonella Viola sugli effetti legati al consumo di alcol. «Di sicuro, però - sottolinea - è giusto lanciare un messaggio sui superalcolici e su altri prodotti magari destinati ai giovani», fra i quali non prevale un'attenzione all'«elemento qualità, ma che a volte puntano solo allo 'sballò» e in questo senso «è necessario evidenziare i rischi per la salute, il pericolo di incidenti e quant'altro». Ma alla demonizzazione assoluta il medico dice no.
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