Videogiochi, tablet e pc: per i bambini 40 minuti al giorno sono troppi

Videogiochi, tablet e pc: per i bambini 40 minuti al giorno sono troppi
FIRENZE «Non tenete i bambini per più di 40 minuti al giorno davanti agli schermi dei tablet o dei videogiochi». La raccomandazione, che può sembrare estrema viste le...

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FIRENZE «Non tenete i bambini per più di 40 minuti al giorno davanti agli schermi dei tablet o dei videogiochi». La raccomandazione, che può sembrare estrema viste le abitudini dei ragazzi di oggi, arriva dagli ottici e dai medici oculisti che si sono confrontati a Careggi, nell'annuale appuntamento organizzato dall'Associazione ottici optometristi di Confcommercio Firenze in collaborazione con l'Università di Firenze-Clinica Oculistica.


«Questo è uno degli argomenti spesso non considerati nella giusta maniera attraverso il confronto tra medici oculisti e ottici», afferma il professor Ugo Menchini, direttore della clinica oculistica di Careggi. Oggi un bambino su 5 è oggi miope e nel 2025 lo sarà uno su due: il doppio.

«Non basta il miglioramento delle tecniche di diagnosi a spiegare la crescita esponenziale» precisa Antonio Scialdone, direttore dell'Oftalmico-Fatebenefratelli di Milano. Si è riscontrato che l'aumento dei miopi è comune denominatore di «tutti i Paesi in cui ha preso piede l'utilizzo massiccio delle nuove tecnologie».

Il 14% degli utenti tecnologici arriva a 10-12 ore di utilizzo, mentre il 30% è connesso per 6 ore (dati The Vision Council del 2012). In media, gli italiani trascorrono più di 4 ore al giorno davanti alla tv e a minischermi hi-tech (pc, tv digitali, smartphone, tablet).

I ragazzi, a causa dei videogame, superano anche le 4 ore. «Bisogna fare attenzione soprattutto ai bambini - spiega Gianni Ristori, presidente dell'Associazione fiorentina. È importante che non stiano più di 40 minuti al giorno davanti a questi apparecchi. E che soprattutto non li usino prima di andare a letto».

Questo perché l'emissione di luce blu-viola può portare ad alterazioni del ciclo sonno-veglia. Fino all'età adulta meno pc ma anche più spazi aperti: secondo la rivista internazionale Ophthalmology, che ha riportato due studi sull'argomento effettuati a Taiwan e in Danimarca, se i bambini stanno più tempo all'aperto si riduce il rischio di miopia.


La dopamina, un neurotrasmettitore prodotto nella retina proprio sotto l'effetto della luce naturale, gioca un ruolo cruciale nella trasmissione delle immagini al cervello e sembra che sia in grado di evitare la crescita eccessiva dell'occhio dalla nascita ai 25 anni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero