L'imprenditrice digitale Fjona Cakalli: «Evitare gli eccessi, i genitori pongano dei limiti»

Fjona Cakalli
Fjona Cakalli  è imprenditrice digitale e content creator. A lei rivolgiamo tre domande. Ascolta: La voce come non l'avete mai sentita. Con aneddoti e...

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Fjona Cakalli  è imprenditrice digitale e content creator. A lei rivolgiamo tre domande.

 

Quali abilità sviluppano i videogame?

«Diversi studi dimostrano come i videogiochi siano utili, non solo per il benessere psicologico della persona, ma anche per il potenziamento di soft skill come concentrazione, problem solving e rapidità nelle decisioni. Secondo un recente studio di IIDEA (Associazione di categoria dell’industria dei videogiochi), il 52% degli italiani ritiene che aiutino a risolvere problemi o prendere decisioni in maniera veloce e per il 42,2% favoriscono la socializzazione».

Come evitare il pericolo dipendenza?

«Come in tutte le cose, bisogna evitare gli eccessi. Il consiglio che mi sento di dare ai genitori è di porre dei limiti, in termini di tempo e spesa, creando dei momenti precisi nella giornata in cui dedicarsi ai videogiochi e rendendola un’attività sociale, per tutta la famiglia, come è stato per me. Fin da bambina, con i miei genitori, ci ritagliavamo i “nostri momenti” sul divano davanti a un videogioco, mia mamma giocava, mio papà ed io dispensavamo consigli».

Quali sarebbero da preferire o sconsigliare?

«Ritengo non ci siano videogiochi da consigliare o da sconsigliare, è questione di gusto e attitudine. È chiaro che nella vastità dell’offerta gaming non tutti i videogiochi si equivalgono dal punto di vista del coinvolgimento e del divertimento personali. In generale, credo che i videogiochi possano essere considerati forme d’arte e, in quanto tali, stimolano occasioni anche di apprendimento e di espressione della propria creatività».

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Il Messaggero