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La paura dei vaccini è una delle principali minacce alla salute pubblica. Secondo quanto indicato dall'Organizzazione Mondiale della Salute (World Health Organization), una persona su quattro è diffidente. Il terrore deriva dalla sensazione di non avere il controllo su quello che potrà succedere ed è per questo che una delle ricerche più cliccate su Google riguarda proprio gli effetti collaterali del vaccino. Ma il timore di assumere il farmaco che permette di ottenere l'immunizzazione contro il Covid può essere vinto.
Parlare con il medico
L'ansia da vaccino è normale, tutti la possono sperimentare, anche chi ha già ricevuto quello del vaiolo, malattia virale che portava alla morte nel 30% dei casi e che oggi è scomparsa in natura. Ma chi non mai avuto esperienza di vaccini, o gli sono stati somministrati quando ancora era neonato, può farsi raccontare l'esperienza da coloro a cui è stato iniettato. Oppure, meglio ancora, si può parlare con il medico di base, che potrà dare tutte le indicazioni di come avviene la vaccinazione e gli effetti che ha sul corpo.
Evitare notizie contro i vaccini
Dall'inizio della pandemia sono aumentate le visualizzazioni dei siti web, che hanno registrato dei picchi mai visti prima. E di conseguenza sono cresciuti anche gli articoli contro i vaccini. Se quindi si cercano su Google notizie di morti o effetti collaterali legate ai farmaci anti-Covid, se ne troveranno molte. Ma questo genera solo ansia e preoccupazione. E porta inevitabilmente a essere sempre più diffidenti. Per questo motivo è bene seguire quanto indicato dal Ministero della Salute e informarsi attraverso i canali istituzionali.
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La paura degli aghi
Secondo uno studio dell’Università del Michigan, il 16% degli adulti evita le vaccinazioni antinfluenzali per paura degli aghi e il 20% non ha voluto il vaccino contro il tetano. Per non subire uno shock nel momento in cui si vede la siringa, è utile vedere prima come avviene il processo. E quindi guardare video o foto di una vaccinazione. Altro consiglio dei medici è di distrarsi quando l'ago sta per entrare nella propria pelle: in questo caso si può parlare con la persona che vi sta iniettando il vaccino. È importante poi ricordare che il processo si conclude in pochi secondi: il tempo di una puntura.
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