Vaccino, Speranza: «Nessun obbligo ma campagna persuasione. Prime dosi a chi è sulla frontiera»

Vaccino, Speranza: «Nessun obbligo ma campagna persuasione. Prime dosi a chi è sulla frontiera»
Non sarà obbligatorio il vaccino contro il Covid. «La nostra impostazione non sarà di obbligatorietà», ma «partiremo con una grande campagna...

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Non sarà obbligatorio il vaccino contro il Covid. «La nostra impostazione non sarà di obbligatorietà», ma «partiremo con una grande campagna di persuasione poi vedremo dove si arriverà ma io sono convinto che gli italiani anche in questa partita daranno una risposta all'altezza della sfida che stiamo giocando».È chiara che dobbiamo raggiungere la prevista immunità di gregge. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a 'Live Non è la D'Urso' su Canale5. «Quando arriverà il vaccino - spiega Speranza - sarà di poche dosi, quindi non si porrà il tema obbligo o non obbligo, anzi saremo noi a scegliere a chi dare quelle poche dosi, è chiaro che noi partiremo dai soggetti più sulla frontiera di questa battaglia». 

E tra le categorie per la somministrazione dei primi vaccini Speranza cita medici, infermieri e personale sanitario. «Poi la mia opinione - ha aggiunto il ministro - è che dovremo somministrare il vaccino a quei soggetti più a rischio e quindi a quelli con più anzianità con età avanzata, poi con più patologie pregresse». «Il nostro auspicio - ha concluso Speranza - è di avere i primi vaccini alla fine di gennaio, chiaramente abbiamo bisogno che le autorità regolatorie, per l'Europa è l'Ema, diano l'ok a questi vaccini; devono arrivare ma devono essere sicuri».

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Il Messaggero