Vaccini, Gimbe: «Campagna rallenta, forniture in calo del 4,5%», Regioni chiedono certezze sulle dosi di luglio

Rallenta la campagna vaccinale contro il Covid: per la prima volta calano le dosi somministrate del 4,5% su base nazionale. A rilevarlo è Il monitoraggio...

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Rallenta la campagna vaccinale contro il Covid: per la prima volta calano le dosi somministrate del 4,5% su base nazionale. A rilevarlo è Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. Nell’ultima settimana sono state somministrate 3.751.029 milioni dosi, oltre il quattro per cento in meno rispetto alla precedente, a fronte di oltre tre milioni di dosi ancora “in frigo”.

Sale la preoccupazione adesso per le forniture di luglio. I presidenti di Regioni e gli assessori chiedono infatti numeri certi per non dover riprogrammare gli appuntamenti, ma il commissario all'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo lo scorso mercoledì ha rassicurato che il calo di consegne per i vaccini a Pfizer e Moderna sarà al massimo del 5%: una differenza di 0,8 milioni di dosi.

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Il motivo del calo sarebbe da imputare prevalentemente allo stop alle somministrazioni dei vaccini a vettore virale, AstraZeneca e Johnson&Johnson, per gli under 60. Dal 18 giugno scorso infatti, come chiarito da Draghi, i vaccinati con prima dose in questa fascia di età con AstraZeneca possono accedere alla seconda soltanto previo consiglio medico. 

Al 23 giugno, secondo i calcoli di Gimbe, risultano consegnate 50.320.824 dosi, pari solamente al 66% di quelle previste per il primo semestre 2021. Le Regioni, di fronte a questi numeri, chiedono chiarezza. Per il coordinatore degli assessori alla Salute, Raffaele Donini, la preoccupazione, come scritto in una lettera fatta recapitare al Figliuolo, riguarda “il numero delle consegne per ogni settimana di giugno e di luglio” poiché il rischio concreto è quello di ritardare gli appunamenti già prefissati.

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Il monitoraggio settimanale di Gimbe rileva, inoltre, che la media mobile delle vaccinazioni a 7 giorni dal picco del 10 giugno scende da 585.639 a 542.448 inoculazioni. «Rispetto alle forniture stimate nel piano vaccinale - spiega il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta - rimarrebbero da consegnare entro la fine del secondo trimestre 25,9 milioni di dosi, il 34% di quelle previste ed è certo che non arriveranno 18,6 milioni di dosi entro fine mese». «Contando dunque su 19,2 milioni di dosi di Pfizer e Moderna nelle prossime cinque settimane - spiega Marco Mosti, direttore operativo di Gimbe - la capacità certa di somministrazione è di circa 550mila dosi al giorno al massimo, stante che nulla sappiamo delle consegne di AstraZeneca e Johnson&Johnson previste per luglio”.

Ma secondo la strutturale commissariale le consegne per i mesi estivi «sono assolutamente coerenti con l’obiettivo del piano».«Se a giugno sono già state consegnate 9,43 milioni di dosi di Pfizer/BioNTech e 1,27 milioni di Moderna - spiega Figliuolo - entro fine mese sono attese solo altre 4,7 milioni di dosi». Questo dovrebbe consentire secondo il commissario di arrivare comunque all’obiettivo dell’80% della popolazione immunizzata entro settembre.

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Il Messaggero