Vaccini anti-Covid ai bambini, le risposte ai dubbi: cosa c'è da sapere

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Vaccini ai bambini, le risposte ai dubbi dei genitori. Deve vaccinarsi lo stesso anche se ha avuto il Covid? I più...

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Vaccini ai bambini, le risposte ai dubbi dei genitori.

Deve vaccinarsi lo stesso anche se ha avuto il Covid?

I più piccoli devono essere vaccinati indipendentemente dal fatto che abbia già avuto una diagnosi di Covid-19 (tampone positivo). Questo perché non è ancora nota per quanto tempo dura la protezione dopo la guarigione. Se il piccolo ha avuta l’infezione bisogna aspettare almeno tre mesi prima di effettuare l’unica dose prevista di vaccino. In ogni caso sarà sufficiente effettuare una sola dose di vaccino per garantire la massima protezione indipendentemente dai titoli anticorpali rilevati. Se sono passati più di sei mesi dalla malattia sarà necessario effettuare due dosi di vaccino Covid-19.

Che fare se soffre di asma o allergie respiratorie?

Le persone che soffrono o hanno sofferto di allergia respiratoria possono vaccinarsi, rimanendo in osservazione per quindici minuti dopo l’iniezione. L’eventuale trattamento antiallergico in corso non deve essere sospeso. Per chi soffre di asma bronchiale persistente grave ben controllato dalla terapia è raccomandata la vaccinazione con osservazione prolungata a sessanta minuti. In caso di asma non controllato la somministrazione del vaccino va rinviata a quando la situazione clinica non sia di nuovo sotto controllo. Può, comunque, essere considerata la vaccinazione in ambiente protetto (ospedaliero) .

Quali sono gli effetti della somministrazione?

Dopo aver effettuato il vaccino si possono avere alcuni effetti collaterali, che sono normali segni che il corpo sta costruendo una protezione contro la malattia. I più comuni sono: dolore, arrossamento e gonfiore al braccio in cui si è fatta l’iniezione. Nonché stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, febbre e nausea. Nulla di diverso da quello che può accadere con qualsiasi altra vaccinazione e, soprattutto, nulla di cui preoccuparsi.

Le risposte sono del direttore del dipartimento Emergenza, Accettazione e Pediatria Generale dell’Ospedale Bambino Gesù Alberto Villani

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Il Messaggero