Vaccinati con la seconda dose, 246 positivi e 3 morti: lo strano caso del Michigan

Vaccinati con la seconda dose, 246 positivi e 3 morti: lo strano caso del Michigan
La prima certezza è che non bisogna abbandonare le mascherine e i dispositivi di protezione, perché può succedere che anche chi è vaccinato, si...

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La prima certezza è che non bisogna abbandonare le mascherine e i dispositivi di protezione, perché può succedere che anche chi è vaccinato, si contagi. Sono diversi i casi in tutto il mondo, ma un dato abbastanza eclatante arriva dal Michigan, dove almeno 246 persone già completamente immunizzate contro il Covid, si sono ritrovate positive al virus. Tre di queste, purtroppo, sono anche morte: avevano più di 65 anni. Questo rende il Michigan uno dei primi Stati che ha segnalato dati così estremi, con persone alle quali è stato somministrato il vaccino che, dopo 14 giorni, hanno sviluppato il Covid. 

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Tutti i vaccini in uso in questo periodo (nel caso particolare in Usa) - Pfizer-BioNTech, Moderna e Johnson & Johnson - hanno mostrato un'efficacia compresa tra il 72 e il 95%. Questo significa che tra il 5 e il 28% delle persone vaccinate potrebbe ancora ammalarsi. Un dato che gli esperti giudicano sorprendente anche se prevedibile. E la ragione sarebbe, appunto, nella scarsa attenzione all'uso dei dispositivi di sicurezza. Finora, circa 2,95 milioni di residenti, circa il 36,5% della popolazione dello Stato, ha ricevuto almeno una dose e 1,8 milioni di Michigander sono completamente vaccinate.

«Anche se è poco probabile, è ancora possibile contrarre il virus dopo essere stato vaccinato - ha dichiarato a The Destroit New, Lynn Sutfin, portavoce del Dipartimento della salute e dei servizi umani del Michigan -. Gli studi indicano che anche se le persone vaccinate si ammalano, è molto meno probabile che si verifichino malattie gravi che richiedono il ricovero in ospedale o che provocano la morte». Sutfin ha spiegato che i casi sono stati segnalati tra il 1 gennaio e il 31 marzo, tutte e tre le persone che sono morte avevano 65 anni o più e due su tre avevano ricevuto la dose finale entro tre settimane dalla morte. «Mentre la maggior parte della popolazione sviluppa la piena immunità entro 14 giorni dal completamento della serie di vaccini, una piccola percentuale sembra richiedere più tempo per ottenere una risposta anticorpale completa», ha chiarito ancora il portavoce del Dipartimento.

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La notizia arriva quando il Michigan si trova in grande difficoltà perché ha un numero record di casi di coronavirus. I funzionari hanno registrato 11.082 casi covid-19, che supera il precedente massimo giornaliero. Negli Usa una media di circa tre milioni di adulti viene vaccinata ogni giorno, con i totali giornalieri che raggiungono i quattro milioni durante il fine settimana. Un dato che è in continua crescita e che ha fatto dire al  presidente Joe Biden  che la campagna di vaccinazione per gli adulti sarà conclusa con due settimane di anticipo: il 19 aprile invece della scadenza originaria del primo maggio. «Siamo ancora molto coinvolti in questa pandemia, ma abbiamo imparato moltissimo su come proteggere noi stessi e i nostri cari - ha concluso Sutfin - Ecco perché ogni cittadino del Michigan ha la responsabilità personale di fare la propria parte indossando una mascherina, lavandosi le mani e mantenendo le distanze sociali per aiutarci a rallentare la diffusione di questo virus».

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Il Messaggero