ROMA Fare le “ore piccole” davanti alla tv o il pc mette a rischio la sessualità dei maschi italiani. In dieci anni hanno detto addio ad un'ora di sonno. E così, nella...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Rispetto a trenta anni fa l'Occidente dorme addirittura due ore di meno, mentre nel nostro paese il 30% soffre di qualche forma di insonnia. E questo mette a rischio anche il rapporto sessuale.
Il problema sta nel fatto che mentre dormiamo il corpo dà l'avvio ad una vera e propria manutenzione e riparazione di cellule e tessuti, tra cui gli organi genitali.«Nella fase Rem, rapidi movimenti oculari e concentrazione dei sogni, c'è un aumento del flusso sanguigno con maggiore apporto di ossigeno e nutrienti - spiega Ronald Virag, andrologo francesce pioniere degli studi della sessualità maschile che ha analizzato il rapporto tra sonno e qualità dei rapporti - . Abbiamo quattro o cinque di questi cicli quando si riposa in modo adeguato. Dormendo poco e male, invece, si rischia si rischia di saltare questa fase e i tessuti diventano carenti di ossigeno. Con tutte le conseguenze a cascata che ne derivano».
Gli scienziati hanno scoperto che gli uomini con diminuite o assenti rerezioni notturne hanno più difficoltà nel rapporto di coppia anche da svegli. Tutto questo, sorvolando sul fatto che dormire poche ore fa ingrassare (si finisce per mangiare di più soprattutto i carboidrati) e non aiuta il cervello a ripulirsi dalle tossine, come è stato appena rilevato da una ricerca della University of Rochester Medical Center e pubblicato sulla rivista Science. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero