ROMA Usando una tecnica ecografica con mezzo di contrasto, un gruppo di ricdercatori dell'università de La Sapienza di Roma, coordinati da Andrea Lenzi, direttore della...
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La scoperta è anticipata sull'edizione on line di Radiology, rivista medico-scientifica leader per la diagnostica strumentale.
Su 115 pazienti selezionati, sottoposti a visita andrologica al Policlinico Umberto I e senza alterazioni apprezzabili alla palapazione, la tecnica ecografica a contrasto ha individuato 44 tumori maligni, 42 benigni e 29 lesioni non neoplastiche.«Il nostro è il primo lavoro ad applicare l'ecografia con mezzo di contrasto nella diagnosi differenziale delle lesioni testicolari - spiega Lenzi - la diagnosi precoce resta lo strumento più valido per la lotta ai tumori testicolari che sono relativamente rari, rappresentando circa l'1-1,5% di tutti i tumori maschili, ma sono invece divenuti la neoplasia maligna più frequente negli uomini giovani tra i 15 e i 40 anni».
«dagli anni Sessanta - aggiunge - registriamo un aumento della frequenza di tumore testicolare di circa il 50%. La nostra casistica dimostra che la diagnosi precoce permette di individuare lesioni anche molto piccole, impossibili da scoprire con la palpazione, ma anche che si può stabilire se tali lesioni sono maligne o no. Questo ci consente di indirizzare il paziente verso una chirurgia conservativa senza eliminare il testicolo con grande beneficio per il paziente, sia in termini psicologici che si preservazione della fertilità». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero