È ormai noto che il cancro si previene anche con un uso intelligente di forchetta e coltello. Gli studi su questo fronte si moltiplicano. E la scienza suggerisce anche di...
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Un messaggio veicolato nell'ambito della campagna “I Am and I Will”, lanciata per la Giornata mondiale e promossa in Italia da Airc, l'Associazione italiana per la ricerca sul cancro. La base sono le ricerche scientifiche fra cui quelle di top scientist come l'immunologo italiano più citato al mondo, Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Istituto Humanitas di Rozzano (Milano). Il team da lui guidato ha dimostrato che «la diminuzione di circa il 30% dell'apporto calorico riduce la produzione di fattori di crescita e citochine che favoriscono l'infiammazione e la comparsa di tumori». Risultati ottenuti con il sostegno di Airc.
Altro studio che indaga sul rapporto fra alimentazione e cancro è quello citato da Carlo La Vecchia, università degli Studi di Milano. Si tratta di un lavoro condotto dal consorzio internazionale Inhance, a cui l'Italia partecipa sempre con il sostegno di Airc, che ha quantificato il contributo di una dieta ricca di fibre alla riduzione del rischio di ammalarsi di tumore della testa e del collo. La ricerca conferma che consumare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno e quantità elevate di cereali ricchi di fibre può aiutare a diminuire le probabilità di essere colpiti da questo gruppo di neoplasie che possono svilupparsi nella bocca, nella gola, nel naso, nei seni paranasali, nella laringe (corde vocali), nella faringe, nelle ghiandole salivari e nella tiroide. I risultati dello studio sono pubblicati sull' International Journal of Cancer. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero