La metà delle donne e quasi il 40% degli uomini in Europa guariscono dal tumore, grazie a cure sempre più mirate e a diagnosi sempre più precoci. E, in 10...
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Gli indicatori dello studio, realizzato a cura dell'Istituto Superiore di Sanità e del Centro di Riferimento Oncologico (Cro) di Aviano, sono stati calcolati per la prima volta in modo sistematico a livello europeo per tipo di neoplasia, sesso e gruppi di età. «In 10 anni - commenta Luigino Dal Maso, epidemiologo del Cro di Aviano e coordinatore dello studio - l'aumento della probabilità di guarire è stato di circa il 10% per la maggior parte dei tumori. Dopo 5 anni dalla diagnosi possono ritenersi guarite le persone a cui era stato diagnosticato un tumore del testicolo o della tiroide; dopo meno di 10 anni le persone con tumori dello stomaco, del colon retto, dell'endometrio e il melanoma. La maggior parte delle persone con tumori della prostata o della mammella necessiterà di oltre 10 anni perché la loro attesa di vita raggiunga quella di chi non ha avuto un tumore».
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Le probabilità di guarire sono superiori per i pazienti con tumori del testicolo (94%), della tiroide (87% per le donne e 70% per gli uomini) e melanomi cutanei (86% nelle donne e 76% negli uomini). Percentuali di guarigione superiori al 60% sono emerse anche per i pazienti con tumori dell'endometrio (76%), della mammella (66%), della cervice (64%) e della prostata (63%), oltre che per i pazienti con linfomi di Hodgkin (75% per le donne e 67% per gli uomini). I pazienti con tumori dell'esofago, pancreas, fegato, polmone, sistema nervoso centrale, leucemie linfatiche croniche, mielomi hanno, invece, ancora probabilità di guarigione inferiori al 15%.
I risultati dello studio ci raccontano, sottolinea il presidente Iss, Silvio Brusaferro, «di progressi significativi in questa malattia e mostrano contemporaneamente come sia necessario non distogliere l'attenzione dalle patologie oncologiche neppure in questo momento di emergenza sanitaria.
Il Messaggero