ROMA Un semplice prelievo di sangue «è in grado di individuare il tumore del polmone fino a due anni prima della diagnosi ottenuta con Tac spirale, indagine radiologica ad oggi...
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Il test, continuano gli esperti «ha dimostrato un'alta sensibilità e la capacità di individuare il tumore al polmone fino a due anni prima» rispetto all'esame standard. I risultati sono stati da poco presentati a San Diego, alla conferenza dell'Associazione americana per la ricerca sul cancro.
Lo studio ha analizzato 939 forti fumatori, misurando un parametro chiamato «microRNA circolanti nel sangue». I forti fumatori non presentavano la malattia (870 individui) oppure avevano già un tumore al polmone (69 individui). «Il test ha dimostrato una sensibilità dell'87% nell'identificare il tumore al polmone. Inoltre, l'alta specificità del test ha risotto dell'80% il numero dei falsi positivi individuati dalla Tac spirale che aveva identificato noduli sospetti in forti fumatori non malati di cancro polmonare».
Questa riduzione, commenta Ugo Pastorino, direttore dell'unità operativa di Chirurgia toracica è rilevante da un punto di vista clinico per diminuire il numero dei pazienti risultati positivi all'indagine radiologica ma non malati di cancro polmonare. Questo porterebbe alla riduzione dei conseguenti costi e rischi associati con le ripetute indagini radiologiche o con l'uso di altre metodologie diagnostiche invasive per il paziente».
«Abbiamo messo a punto - conclude Gabriella Sozzi direttore dell'unità di Genetica tumorale dell'Istituto - un test diagnostico molecolare a bassa invasività per il paziente che valuta i livelli di microRNA circolanti nel sangue dei fumatori e che indica la presenza del cancro polmonare» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero