Tumore al polmone non a piccole cellule: via libera in Italia a una terapia mirata, ok dell'Aifa

Rimborso per adulti con forma avanzata e mutazione del gene Ret

Tumore al polmone non a piccole cellule: via libera in Italia a una terapia mirata, ok dell'Aifa
Tumore al polmone: via libera anche in Italia a una terapia mirata per il trattamento del cancro polmonare non a piccole cellule avanzato. Grazie all'approvazione...

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Tumore al polmone: via libera anche in Italia a una terapia mirata per il trattamento del cancro polmonare non a piccole cellule avanzato. Grazie all'approvazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco, pralsetinib di Roche sarà rimborsata per adulti con carcinoma avanzato che presenti mutazione del gene Ret (REarranged during Transfection). Il tumore al polmone non a piccole cellule positivo alla fusione di Ret colpisce ogni anno 37.500 persone nel mondo ed è diagnosticato spesso in pazienti più giovani e senza forte abitudine al fumo. Ma le mutazioni genetiche nei tumori stanno cambiando l'approccio terapeutico.

 

 

Tumore al polmone, la nuova terapia

«Questa alterazione molecolare - spiega Silvia Novello, ordinaria di Oncologia Medica presso l'Università degli Studi di Torino e presidente di Walce Onlus (Donne contro il tumore del polmone in Europa) - riscontrata in circa l'1-2% dei casi, che possono quindi disporre di una soluzione terapeutica innovativa, che ha ottenuto ottimi risultati nell'ambito del controllo della malattia, insieme a un'efficacia anche a livello delle metastasi cerebrali». L'approvazione si basa sui risultati di uno studio di fase I/II, in cui pralsetinib ha mostrato una risposta clinica duratura. «Pralsetinib - precisa Filippo de Marinis, direttore Divisione di Oncologia Toracica dell'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano - è riservato a pazienti con tumore metastatico Ret positivo che non hanno ricevuto altri farmaci specifici e indipendentemente dal regime chemioterapico ricevuto, garantendo flessibilità di accesso».

 

 

 

I test

I test diagnostici volti all'identificazione delle fusioni di Ret, rappresentano il modo più efficace per identificare pazienti avanzato eleggibili per il trattamento con la nuova terapia che fa parte del crescente portfolio di trattamenti di precisione di Roche. «Ci impegniamo da tempo - dichiara Federico Pantellini, Medical Affairs Lead Roche Italia - nel campo dell'oncologia polmonare per sviluppare approcci terapeutici all'avanguardia attraverso l'adozione di tecniche innovative e personalizzate che possano dare il via a nuovi percorsi di guarigione o migliorare quelli esistenti».

 

 

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Il Messaggero