«Terza dose del vaccino per tutti gli over 50»: il piano di Boris Johnson per evitare nuovi lockdown

«Terza dose del vaccino per tutti gli over 50»: il piano di Boris Johnson per evitare nuovi lockdown
Terza dose del vaccino anti-Covid a tutte le persone dai 50 anni in su, destinata a essere somministrata almeno sei mesi dopo la seconda. È la misura cardine, anticipata...

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Terza dose del vaccino anti-Covid a tutte le persone dai 50 anni in su, destinata a essere somministrata almeno sei mesi dopo la seconda. È la misura cardine, anticipata dalla Bbc, del piano delineato per l'Inghilterra dal governo britannico di Boris Johnson per cercare di tenere a bada il Covid nei mesi autunnali e invernali senza ricorrere a nuovi lockdown. Il piano sarà illustrato in dettaglio nel pomeriggio alla nazione dal premier Tory e al Parlamento dal ministro della Sanità, Sajid Javid.

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La terza dose sarà Pfizer, e i consulenti scientifici hanno già indicato che andrà offerta prioritariamente da questo mese agli over 70 e a pazienti cronici a rischio (per i quali scatterà questo mese) prima di un coinvolgimento generalizzato degli ultracinquantenni.

Ieri i capi-medico del Regno Unito hanno inoltre dato l'ok al governo sull'estensione della campagna di vaccinazioni britannica - finora riservata agli over 16, con l'81% del totale già coperto da entrambe le dosi e il 90% almeno da una - anche ai bambini e ragazzi sani fra i 12 e i 15 anni. Ma, nel caso dei giovanissimi, per il momento con una sola dose (di Pfizer o Moderna), in modo da bilanciare il rapporto fra i vantaggi previsti sul fronte di una maggiore sicurezza scolastica e i rischi di effetti collaterali vaccinali pur rari in una fascia di età nella quale i contagi gravi da Covid restano statisticamente estremamente marginali.

Jonathan Van-Tam, deputy chief medical officer dell'Inghilterra ha definito «incredibile» il successo garantito finora dai vaccini, con una stima di 112.000 morti e 24 milioni di contagi evitati nel Regno. Ma ha avvertito che la pandemia non è ancora finita e che potranno esserci fasi «accidentate» nell'inverno.

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Il Messaggero