Il tè difende il cervello dall'invecchiamento: «I consumatori abituali hanno connessioni nervose più organizzate»

Bere abitualmente il tè - dal tè verde, al nero solo per fare qualche esempio - potrebbe difendere il cervello dal declino legato all'età e si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Bere abitualmente il  - dal tè verde, al nero solo per fare qualche esempio - potrebbe difendere il cervello dal declino legato all'età e si associa a una migliore organizzazione della struttura cerebrale, in particolare a collegamenti tra aree neurali più efficienti. Lo suggerisce una ricerca condotta tra Università di Singapore, University of Essex e University of Cambridge, e riportata su Aging, una rivista di biologia molecolare che studia anche i risvolti dell'alimentazione sulla nostra salute«I nostri risultati forniscono la prima prova di un contributo positivo del consumo di tè per la struttura del cervello, e suggeriscono che bere tè regolarmente (3-4 volte a settimana) ha un effetto protettivo contro il declino legato all'età, mediato dalla maggiore organizzazione delle connessioni tra aree nervose» - spiega l'autore principale del lavoro Feng Lei.


LEGGI ANCHE «La pizza protegge da malattie e morte, purché fatta e mangiata in Italia», all'Italia l'Ig Nobel per l'improbabile ricerca



In passato lo stesso autore aveva condotto uno studio da cui era emersa l'associazione tra consumo regolare di tè e migliori funzioni cognitive. In questo nuovo lavoro l'autore ha studiato con la risonanza il cervello di 36 persone dai 60 anni in su, sottoposti anche a una batteria di test cognitivi. È emerso che chi beveva regolarmente tè presentava una maggiore e più ordinata connettività tra aree nervose e anche migliori performance ai test cognitivi. «Abbiamo dimostrato nei nostri precedenti studi che i bevitori abituali di tè hanno migliori funzioni cognitive rispetto a chi non ne consuma - rileva Lei; tali risultati sono supportati dal nostro nuovo studio che mostra gli effetti positivi del consumo regolare di tè siano il risultato di una migliore organizzazione delle connessioni cerebrali», conclude.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero