OSLO Gli steroidi sono ormoni che in medicina trovano impiego come cura di alcune forme di osteoporosi e artrite reumatoide, ma sono largamente usati anche da alcuni atleti come...
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La notizia di questo effetto prolungato, risultato di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Oslo e pubblicato dal Journal of Physiology, ha portato con sé una riflessione legata al mondo dello sport e alle politiche anti-doping in uso.
Le attuali sanzioni per gli atleti che vengono sorpresi a fare uso di steroidi anabolizzanti non sono estese per tanto tempo: per esempio lo sprinter Justin Gatlin vincitore del bronzo nei 100m alle Olimpiadi di Londra lo scorso anno e dell'argento dietro Usain Bolt ai Mondiali di quest'anno era tornato a gareggiare dopo una squalifica di 4 anni per uso di steroidi.
Nello studio, coordinato dal dottor Kristian Gundersen, le cavie sono state brevemente esposte agli steroidi, con conseguente aumento di massa muscolare. Tre mesi dopo la sospensione del farmaco, un tempo che corrisponde a circa il 15% della durata della vita di un topo, i loro muscoli sono cresciuti del 30% nell'arco di soli sei giorni di esercizio, mentre i muscoli dei topi a cui non erano stati somministrati steroidi sono cresciuti in maniera irrilevante.
Facendo le dovute proporzioni tra il ciclo della vita delle cavie e degli umani, gli effetti degli anabolizzanti nell'uomo durerebbero per circa un decennio. «Questo suggerisce - ha precisato il dottor Gundersen - che le persone che in passato hanno fatto uso di steroidi per aumentare velocemente la massa muscolare, possono rimetterla in piedi anche dopo un lungo periodo di inattività. È chiaro però che i risultati devono essere confermati negli esseri umani». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero