In ospedale, in condizioni controllate e specifiche, si possono fare anche esperienze particolari come quella di conoscere la cultura del vino, e diventare sommelier a tutti gli...
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Il corso è stato organizzato in collaborazione con la Fondazione italiana sommelier. Non solo: sempre per una esperienza che troverà posto all'interno dell'ospedale pediatrico romano, seimila bottiglie sono state realizzate per un'etichetta dell'ospedale. Il vino si chiamerà “Vita” «Il progetto enoteca - spiega Ruggero Parrotto, direttore generale dell'ospedale Bambino Gesù- è in fase di ideazione. Grazie alla generosità di queste case vinicole abbiamo l'etichetta prodotta in seimila bottiglie. Il prossimo passo sarà un'enoteca virtuale, e insieme ai ragazzi e ai sommelier stiamo poi anche iniziando a lavorare a un progetto di enoteca reale. Vedremo dove farla, se vicino all'ospedale. Sarà un progetto che costruiremo con i ragazzi. Saranno coinvolti loro e quelli che formeremo nei prossimi anni».
«L'enoteca - precisa la presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc - non sarà una cantina in cui stare fino a notte tarda, ma un esempio per apprezzare le cose belle del nostro Paese. Voi oggi donate anche per la ricerca perché quando una vite è ammalata il produttore deve cambiarla o dargli un alimento nuovo, la deve rigenerare. Così l'ospedale deve rigenerare bambini. Amando molto, stando vicino alle famiglie, ma anche scoprendo, andando avanti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero