Sigarette elettroniche vietate a San Francisco: schiaffo ai big del tabacco

San Francisco vieta le sigarette elettroniche. Con uno schiaffo alla potente industria del tabacco, la città californiana ha messo fuori legge le vendite di tutti i...

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San Francisco vieta le sigarette elettroniche. Con uno schiaffo alla potente industria del tabacco, la città californiana ha messo fuori legge le vendite di tutti i prodotti per vaporizzare la nicotina sia nei negozi al dettaglio sia in quelli online. Il pugno duro di San Francisco nella lotta al fumo ha incassato il plauso di molti, che vedono nella città - la prima negli Stati Uniti a varare un tale divieto - un modello da imitare. Ma immediate sono piovute anche le critiche: molti ritengono infatti l'iniziativa troppo drastica perché colpisce l'economia e soprattutto penalizza i fumatori adulti, che nelle sigarette elettroniche spesso trovano la strada per interrompere la dipendenza dalle bionde.


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La reazione più dura è stata quella di Juul, il popolare marchio di sigarette elettroniche che ha sede proprio a San Francisco. «Il divieto totale riporterà gli ex fumatori che sono passati ai vaporizzatori elettronici alla sigarette tradizionali, che sono mortali», ha denunciato un portavoce della società. Secondo Juul, invece di un divieto totale dovrebbe essere «emanata e applicata con rigore» una nuova regolamentazione sui dispositivi elettronici di vaporizzazione. Regole che, ha spiegato l'azienda, dovrebbero includere la scansione elettronica obbligatoria dei documenti di identità, restrizioni sugli acquisti all'ingrosso e il rilascio di autorizzazioni municipali per i rivenditori online. Juul non ha intenzione comunque di limitarsi alle parole.

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La società, ritenuta in parte responsabile dell'epidemia di sigarette elettroniche fra i giovanissimi, ha organizzato infatti una raccolta firme per portare al ballottaggio un'iniziativa in grado di capovolgere l'ordinanza di San Francisco, la cui entrata in vigore è attesa fra sette mesi. Il sindaco democratico London Breed ha già assicurato che firmerà il divieto di vendita che riguarda prodotti sui quali «c'è ancora molto che non sappiamo in termini di impatto sulla salute. Quello di cui siamo però consapevoli è che le aziende del settore prendono di mira i nostri figli con le loro pubblicità e noi dobbiamo evitare che una nuova generazione di bambini a San Francisco diventi dipendente dalla nicotina». L'ordinanza è stata salutata con particolare soddisfazione dai critici delle autorità federali americane, accusate di aver lanciato l'allarme sulle sigarette elettroniche ma poi di non aver fatto nulla per combatterne la diffusione.

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Nei mesi scorsi San Francisco, insieme a New York e Chicago, aveva pubblicamente criticato la Food and Drug Administration per aver lasciato sugli scaffali le e-cig senza un esame sul loro impatto sulla salute. Da qui l'ordinanza per sostituirsi alle autorità federali, regolamentando un settore senza regole. «Sono un prodotto che, per legge, non dovrebbe essere sul mercato senza una revisione della Fda. La Fda si è finora rifiutata di seguire la legge e così il vaping è diventato un'epidemia», hanno spiegato le autorità della città. «Visto che il governo federale non si muove, San Francisco agisce».
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Il Messaggero