Senigallia, un 13enne in lacrime dal medico: «I miei genitori non vogliono farmi vaccinare»

Sono quattro gli studenti positivi al Covid, due a Senigallia e due a Trecastelli, secondo il primo report dall’inizio dell’anno scolastico stilato dal Distretto...

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Sono quattro gli studenti positivi al Covid, due a Senigallia e due a Trecastelli, secondo il primo report dall’inizio dell’anno scolastico stilato dal Distretto sanitario marchgiano. Si tratta in ogni caso di contagi domestici e quindi per i quattro positivi la scuola non è ancora iniziata.

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Il totale dei contagiati nella popolazione dei Comuni del Distretto è di 46 persone, tra cui appunto quattro in età scolare. Le quarantene fiduciarie sono 101, di cui 14 studenti. Oltre ai 4 positivi ci sono infatti anche altri 14 studenti che non sono tornati in classe perché in isolamento fiduciario essendo entrati in contatto con persone contagiate. C’è poi il caso, citato dal dottor Fabrizio Volpini per evidenziare il senso di responsabilità dei giovanissimi, di un ragazzino di 13 anni che, in lacrime, si è presentato dal suo medico, collega di Volpini, perché i genitori «non hanno autorizzato a vaccinarmi».

Tante le polemiche invece per il trasporto pubblico soprattutto per le scuole superiori dove i genitori segnalano i mezzi pieni soprattutto nelle corse di ritorno a casa dirette verso i Comuni dell’hinterland. Spesso i ragazzi non riescono a entrare. Alcuni genitori di Ostra si sono dovuti organizzare per andare a riprendere i figli rimasti a piedi perché nei mezzi, i primi giorni di scuola, non c’era spazio. In diverse circostanze gli autisti hanno fatto scendere i ragazzi entrati in numero superiore alla capienza consentita in base alle norme anti-Covid.

Lamentele anche dai genitori con figli in trasferta dalla primaria Puccini, a causa del vecchio plesso chiuso. Lamentano che nel pomeriggio non sia stato organizzato il servizio del trasporto pubblico, per il rientro, contrariamente alla mattina. Segnalazioni ieri anche a Marzocca dove alcuni genitori entrano in via De Amicis con l’auto nell’area pedonale per accompagnare e riprendere i figli fin davanti alla scuola. 

 

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Il Messaggero