Osteoporosi, quel rischio ignorato dagli uomini over 55

Osteoporosi, quel rischio ignorato dagli uomini over 55
Sono un milione e mezzo in Italia ma, di loro, si parla molto poco. Parliamo degli uomini, over 55, che soffrono di osteoporosi. Molti pensano che la patologia (riduzione della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sono un milione e mezzo in Italia ma, di loro, si parla molto poco. Parliamo degli uomini, over 55, che soffrono di osteoporosi. Molti pensano che la patologia (riduzione della massa ossea e alterazione tessuto scheletrico) sia un problema che riguarda solo le donne. Ma non è così. L’osteoporosi non dà sintomi o altri segnali finché non si verifica una frattura, ecco perché è spesso chiamata “malattia silenziosa”. Colpisce tutte le ossa, comunque le parti più fragili diventano le vertebre, il polso e l’anca. Sono molto comuni anche le fratture del bacino, dell’omero e del femore. Per un uomo, il rischio di andare incontro a una frattura nell’arco della vita è superiore a quello di sviluppare un tumore alla prostata, ma pochi ne sono consapevoli. Se ne rendono conto, e con loro il medico, solo dopo la rottura di un osso. Gli uomini dovrebbero conoscere i rischi che corrono e cercare di prevenire.

Dopo i 60, secondo la Società italiana dell’osteoporosi e Metabolismo minerale e delle Malattie dello scheletro, lui dovrebbe sottoporsi ad un’analisi del sangue per il controllo dei livelli di vitamina D. E, in contemporanea o qualche anno più tardi, ad una densiometria ossea, la moc. I fattori di rischio per l’uomo sono in gran parte sovrapponibili a quelli della donna, ma a questi possono aggiungersene altri due: la carenza di testosterone e la terapia ormonale in caso di cancro alla prostata. Anche le cure cortisoniche influenzano in negativo la salute dell’osso. Le cure, in fase avanzata, sono le stesse che per le donne: i bifosfonati, sostanze che si legano al tessuto osseo e ne riducono il riassorbimento. Da non dimenticare l’attività sportiva. Almeno 30 minuti di camminata al giorno, riducono la perdita di massa ossea e il rischio delle fratture.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero