Da quando ha dieci anni soffre di mini-ictus. Piccole emorragie che le hanno impedito a volte di parlare, altre di avere una normale funzione su un lato del corpo. Le è anche...
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Gli attacchi ischemici transitori, le venivano a scuola quando quando suonava il flauto, quando rideva. "Insomma, ogni volta che la mia respirazione aumentava" racconta Claris al Daily record nella notizia riportata da Mirror.co.uk. E' riuscita a nascondere la sua malattia per anni, fino a quando non ha confessato tutto alla sua famiglia. Dopo varie visite specialistiche la dignosi fu "emicrania complessa". Durante gli anni universitari, mentre frequentava un master all'università di Glasgow, la salute di Claris è peggiorata: un giorno è svenuta e un amico l'ha accompagnata in ospedale.
Solo a 26 anni le è stata diagnosticata la sindrome di Moyamoya, una rara malattia che blocca in modo irreversibile il flusso dei vasi sanguigni del cervello. Ha affrontato due operazioni per cercare di tamponare gli effetti della sua malattia. "I tempi di recupero - ha detto - sono stati difficili, sia fisicamente che emotivamente".
Nonostante la sua condizione, ha finito il master e ha intrapreso un corso in neuroscienze all'università di Cardiff e ha deciso di partecipare a una maratona. "Ora sono in grado di ridere senza paura - dice Claris - ed è una sensazione incredibile. Non so dove finirò in futuro, ma almeno so che ho un presente".
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Il Messaggero