Ronaldo sa gestire la pressione e mantenere il sangue freddo

Cristiano Ronaldo
Sportivi e ipertensione, un binomio inscindibile. Durante le partite di calcio mantenere il sangue freddo è essenziale. Il top player della Juventus Cristiano Ronaldo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sportivi e ipertensione, un binomio inscindibile. Durante le partite di calcio mantenere il sangue freddo è essenziale. Il top player della Juventus Cristiano Ronaldo sembra essere 'immune' alla pressione, mentre le performances di un altro grande campione, Neymar, del Paris Saint-Germain, si 'sgretolano' sotto il peso della tensione.


Lo rileva uno studio dell'Università Ku Leuven, in Belgio, e della società SciSports, i cui risultati vengono presentati a Boston, alla conferenza Sloan Sports Analytics del Mit. I giocatori di calcio vengono generosamente ricompensati per il talento, ma spesso sono tenuti a giocare sotto un'enorme pressione mentale. Salvare la porta, segnare un rigore decisivo, fornire il perfetto assist per il gol vincente: l'azione giusta a volte può valere milioni. I ricercatori hanno analizzato quasi 7.000 partite in 7 competizioni per vedere come i giocatori agiscono sotto pressione.


 
«Abbiamo sviluppato un modello - evidenzia Jesse Davis - che utilizza l'apprendimento automatico per stimare la quantità di pressione mentale provata dal giocatore in possesso della palla. Il modello analizza come agisce sotto pressione. Supponiamo che la partita sia bloccata all'89° e un giocatore decide di provare a segnare invece di passare la palla. Il modello analizzerà se è stata una buona decisione, se il tiro è stato eseguito bene e come ha influito sul risultato finale». Diversi i parametri importanti: se il match sia in casa o in trasferta, se il risultato avrà un impatto importante sulla stagione. Ma in generale è una buona cosa che i giocatori agiscano meglio quando sono sotto pressione? Una risposta univoca non c'è secondo il ricercatore di SciSports Jan Van Haaren. «Lo scenario ideale - rileva- è che abbiano una prestazione stabile, indipendentemente dalla pressione. Le analisi mostrano che Cristiano Ronaldo non si accorge delle pressioni, le sue prestazioni sono costanti, mentre Neymar prende decisioni peggiori». Sergio Agüero, del Manchester City, sembra eccellere sotto pressione, mentre così non è per un altro grande attaccante, Luis Suárez del Barcellona.     Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero