Sondrio, donò un rene al nipote: 60enne oggi riesce a correre la ​mezza maratona

Una bella storia in tempi di coronavirus. In piena pandemia, lo scorso mese di marzo, si è fatto prelevare un rene nell'intervento eseguito dall'equipe del...

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Una bella storia in tempi di coronavirus. In piena pandemia, lo scorso mese di marzo, si è fatto prelevare un rene nell'intervento eseguito dall'equipe del professor Luigino Boschiero, dirigente medico e responsabile del Centro trapianti renali dell'ospedale di Verona, per donare l'organo al nipote industriale 33enne di Rimini. Protagonista della storia Sergio Lotti, 60 anni, residente ad Ardenno (Sondrio), originario dell'Emilia Romagna. E oggi Lotti, proprio in questa terra a cui è molto legato, ha corso la 37esima edizione della mezza maratona Rimini-Verucchio Epica, per sensibilizzare il pubblico sull'importanza delle donazioni da vivi, quest'anno in veste diversa a causa delle norme anti-contagio per il rischio Covid.


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Tutti i concorrenti potevano scegliere un giorno, fra giugno e settembre, per partecipare alla corsa di 18 chilometri. La partenza c'è stata dal Santuario delle Grazie a Covignano e arrivo alla Porta di Passarello a Verucchio (Rimini). «La stanchezza, alla fine, si è fatta sentire, anche se io mi sono limitato a camminare più che a correre - ha dichiarato il valtellinese Sergio Lotti al ritorno ad Ardenno, finita la competizione -. Ma ne è valsa la pena per sensibilizzare la gente sull'importanza delle donazioni da vivi. Per salvare altre vite. Come ho fatto io con mio nipote. Ora spero di potere partecipare, a inizio ottobre, alla 'Corsa nel Cielo Run' di Campo Tartano».
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Il Messaggero