Riparte la campagna di informazione “Punto nel vivo” patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti (www.federasmaeallergie.org). Se...
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Nel caso di una vera reazione allergica, infatti lo specialista allergologo potrà valutare la necessità di prescrivere l’adrenalina autoiniettabile e di iniziare l’immunoterapia allergene specifica, l’unica terapia in grado di cambiare la storia naturale della patologia. Sono oltre 5 milioni gli italiani che ogni anno vengono punti da un’ape, una vespa o un calabrone. A seconda dell’ambiente di vita e del tipo di attività si calcola che il 56-94% della popolazione adulta sia stata punta da un imenottero almeno una volta nel corso della vita[1]. In Italia, oltre alle api e alle vespe, anche i calabroni rappresentano una causa frequente di reazioni allergiche spesso gravi. Le reazioni locali estese, generalmente campanello di allarme per allergia, sono le reazioni allergiche più lievi, caratterizzate da un gonfiore intenso ed esteso, con un pomfo di almeno 8-10 cm di diametro e con una durata superiore alle 24 ore. Le reazioni allergiche sistemiche possono interessare vari apparati, come l’apparato cutaneo-mucoso (es. pomfi di orticaria diffusi a tutto il corpo, gonfiore delle labbra, delle palpebre), l’apparato respiratorio (es. difficoltà di respiro, broncospasmo) fino allo shock anafilattico con perdita di coscienza.
«Le reazioni locali estese colpiscono dal 2,4 al 26% della popolazione generale adulta, fino al 38% tra gli apicoltori. – dichiara M.
Per maggiori informazioni sulle iniziative della campagna e sui centri allergologici di riferimento è possibile consultare: www.facebook.com/puntonelvivo https://www.youtube.com/channel/UC-rb-IJQfPNsl0ki98-7DyA https://www.instagram.com/puntonelvivo/ Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero