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Sarà «un'onda» e non «un'ondata» perché il Covid non fa male come prima grazie alla campagna vaccinale. Lo sostiene Fabrizio Pregliasco, professore associato di Igiene all'Università degli Studi di Milano e direttore sanitario Irccs Galeazzi: «I modelli matematici evidenziamo che avremo ancora 50 giorni di crescita dei contagi Covid, quindi fino a ridosso del Natale, con un picco di 90mila casi al giorno. Ma questa è un'onda e non un'ondata, perché rispetto ai 2 anni passati abbiamo una situazione migliore dei casi gravi. Tra vaccinati e guariti, c'è una percentuale alta della popolazione protetta che però, riguardo i più fragili e gli anziani, dovrebbe continuare a proteggersi con la quarta dose».
La quarta dose e lo stop agli allarmismi
La spinta quindi deve proseguire sulle quarte dosi, specialmente per i più anziani e fragili (ma la prenotazione è per tutti gli over 12). Ma l'allarme non è più alto come un tempo. «Niente paura, nessun allarme, stop catastrofismi. Abbiamo una grande immunità ibrida nel Paese che ha sempre dato prova di maturità - ha detto Pregliasco -. Oggi in ospedale abbiamo di fronte pazienti che gestiamo con una capacità di trattamento e assistenza superiore rispetto al passato e questo fa in modo che questa recrudescenza del Sars-CoV-2 possa essere gestita».
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Il Messaggero