Ci sono viaggi in cui gli ostacoli non sono sulla strada, ma dentro il viaggiatore stesso. Ed è proprio questo il viaggio che Simone e Pino cominceranno il 31 maggio...
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Con loro ci saranno due leggende del cicloturismo italiano, i milanesi Sergio Borroni e Ralf Kirchoff. Gente che ha fatto spedizioni in bicicletta in tutto il mondo, dalla Mongolia alla Patagonia, dalle Ande all'Himalaya.
Simone aveva un sogno: fare un viaggio lungo in bicicletta. Così, una sera ha raccolto il coraggio e ha scritto su Facebook a Sergio Borroni, per chiedergli informazioni su come organizzare la cosa, nonostante la sua malattia. Nel piccolo mondo dei viaggiatori in bici italiani, Borroni, 64 anni, dentista in pensione, è una vera leggenda: non solo per i suoi viaggi avventurosi, ma anche per i documentari con cui li racconta su YouTube, pieni di splendide immagini e di humor. I due si sentono per telefono, parlano a lungo. Finché Sergio sbotta: «Ma tu cerchi informazioni o una persona che ti accompagni?». «Io gli ho detto 'la seconda' - racconta Simone -. «E lui mi ha risposto: «Potrei proporti la Croazia. Se nascono problemi, possiamo rientrare facilmente a casa».
Ma non è finita. Borroni coinvolge nel progetto anche il suo amico Pino, compagno di serate al biliardo, malato di Alzheimer. E per completare il team, porta a bordo anche il suo compagno di spedizioni Ralf Kirchoff, atletico cinquantenne tedesco trapiantato a Milano. «Volevo dare un bel messaggio positivo - racconta Borroni -. Anche con queste malattie, si può continuare a fare cose belle. Negli Stati Uniti c'è perfino una associazione di ciclisti malati di Parkinson». Ma il senso del viaggio, lo riassume bene Pino, il malato di Alzheimer: «Quando mi hanno diagnosticato la malattia, mi sono messo a piangere. Poi mi sono detto, dobbiamo tirare avanti. E così andiamo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero