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L'effetto farfalla ce lo ha dimostrato. La teoria di Konrad Lorenz per la quale un piccolo cambiamento in un luogo X genera una grande, caotica, trasformazione nel luogo Y è l'esatta descrizione del Covid19 e della sua genesi: nato nei wet market di Wuhan, ha travolto il mondo. Dimostrando come ambiente e salute animale influiscano direttamente sulla salute umana. Da questa consapovolezza, nasce One Health, un approccio in cui Uomo, ambiente e salute animale sono in connessione. Ne hanno parlato politici, autorità ed esperti a “Persone, animali e ambiente. One Health: un patto di comunità”, evento realizzato da Boehringer Ingelheim Italia e Formiche, con il patrocinio della Camera di Commercio italo germanica, B20 Italy e Farmindustria.
L'importanza dell'approccio olistico sotteso a One Health è stato ricordato da Sergio Dompè, Chair della Task Force B20 Health & Life Sciences: “Siamo grati al presidente Draghi, così per la prima volta il nostro Paese è preso ad esempio dalla Commissione europea.
Gli ha fatto eco il sottosegretario Bruno Tabacci, che ha ricordato come One Health sia una questione di responsabilità globale: “Quando nell'Africa subsahariana si vive con due dollari al giorno, c'è un problema di equità. Dobbiamo fare i conti con questo”. “Siamo passati in 50 anni da 2,8 a quasi 8 miliardi. La demografia è un problema - ha ricordato ancora Tabacci - Se ci sono 4 miliardi di esseri umani che non sono garantiti dai vaccini, l'uscita della pandemia è in discussione”.
La questione etica è stata ribadita da monsignor Renzo Pegoraro, Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita, che ha sostenuto come la Chiesa oggi sposi una vera e propria ecologia integrale che pone al centro equità e solidarietà.
Il ruolo delle aziende è stato sottolineato invece dalla padrona di casa Morena Sangiovanni di Boehringer Italia. Jörg Buck, della Camera di commercio italo tedesca, ha ribadito come Berlino e Roma siano un’unica catena di valore: “Dobbiamo garantire una conversione ecologica che sappia garantire il settore industriale. Servono indirizzi politici chiari. Il settore chimico farmaceutico vale circa 20 miliardi di euro all’anno del nostro interscambio ed è al centro della joint production italo tedesca. L'export da Roma vale 7,73 miliardi, in aumento rispetto al 2019, mentre da Berlino l'Italia importa quasi 12,27 miliardi. Oggi si parla di bio-rivoluzione, l'Italia e la Ue possono essere apripista. Le imprese italo tedesche sono pronte a questa sfida”.
L'impegno assunto dall'Italia su questi temi è stato ricordato anche da Paola Testori Coggi, Chair T20 Task Force Global Health and Covid-19, Special Advisor del Cluster Tecnologico Nazionale Scienze della Vita Alisei. Se il recente protagonismo di Draghi sembra ridare nuovo smalto all'Italia, è interessante comprendere come le politiche della Salute ricoprano un ruolo importante. Non solo per dare prestigio al Paese sulla scena internazionale, ma anche per promuovere un settore industriale strategico. I cui interessi sembrano quadrare anche con obiettivi di equità e solidarietà che l'Italia pone all'attenzione della comunità internazionale
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Il Messaggero