Macchie solari e nei vanno tenuti sotto controllo: attenzione a bordi, colori e dimensioni

Macchie solari e nei vanno tenuti sotto controllo: attenzione a bordi, colori e dimensioni
Per chi ha macchie solari e nei, meglio chiedere un consulto al medico. Ascolta: Alzheimer, si apre uno spiraglio. E la ricerca sui farmaci arriva sulla Stazione Spaziale ...

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Per chi ha macchie solari e nei, meglio chiedere un consulto al medico.

«Dipende dal tipo di pelle – spiegano gli esperti dell’Idi – Se si ha una cute chiara con numerosi nei, sicuramente è bene cominciare a fare visite dermatologiche già dopo la pubertà, perché è lì che cominciano i problemi». Attenzione maggiore a non sottovalutare la pelle, nel caso di pazienti che hanno avuto una familiarità per il melanoma, e i pazienti che hanno tanti nei. «La cadenza della visita di controllo viene stabilita dal medico a seconda della diagnosi. In generale, la visita si effettua da un minimo di una volta all’anno, fino a 6 mesi. Dipende dai singoli casi».

La vecchia regola dell’autoesame è quella definita dell’abcd: asimmetria-bordo-colore-dimensioni. Questi quattro parametri non devono mai variare. Se si notano cambiamenti, è fondamentale consultare il medico. Il controllo dei nei si svolge in ambulatorio nel corso di una visita e quando sono necessari approfondimenti si effettua l’epiluminescenza. Si tratta di un esame dermatologico di secondo livello che permette la mappatura dei nei attraverso l’utilizzo del dermatoscopio. «Negli esami successivi – spiegano all’Idi - possiamo seguire se questa lesione aumenta e cambia. Ovviamente, non lo devono fare tutti».

Oltre ai nei e alle macchie solari, bisogna fare attenzione anche ai puntini rossi presenti sulla pelle. «Può trattarsi di un banale angioma – spiegano i dermatologi dell’Idi - Sono lesioni assolutamente benigne che si manifestano nelle persone geneticamente predisposte a sviluppare angiomi. Compariranno sempre di più con l’età». Diagnosi e cura anche in questo caso sono all’avanguardia. «Possono essere trattati con il laser, ma prima devono essere comunque riconosciuti diverse da altre lesioni più pericolose, per escludere che si tratti di un melanoma cosiddetto amelanotico, un melanoma cioè che non è scuro, ma può assomigliare ad una lesione rossastra».

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Il Messaggero