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Per la pediatra erano solo "vescichette" alla bocca e così l'ha rimandata a casa con una pomata. Ma cinque giorni dopo Syria Scala, 12 anni, residente a Collecchio (Parma) è morta per un'emorragia cerebrale. Era l'11 luglio del 2020 e da allora è inziata la battaglia della famiglia per chiedere giustizia. Oggi è stata rinviata a giudizio la dottoressa di 59 anni che la visitò. L'accusa è omicidio colposo: per la Procura una diagnosi corretta avrebbe potuto salvare la vita alla bambina.
Syria Scala, la corsa in ospedale e la diagnosi sbagliata
I genitori si erano rivolti alla pediatra il 7 luglio 2020 per le lesioni alla bocca presentate dalla bambina. La dottoressa aveva diagnosticato una stomatite banale gengivostomatite dovuta a quelle afte e le aveva prescritto un farmaco in spray per curarle. Syria però non aveva afte ma lesioni petecchiali dovute a una grave piastrinopenia, ossia a una carenza di piastrine. Un errore diagnostico che, secondo la Procura, avrebbe portato alla morte.
Il processo il 23 novembre 2023
Per il decesso di Syria Scala è stata ora rinviata a giudizio la pediatra, una dottoressa 59enne con l'accusa di omicidio colposo. Lo ha deciso, come scrive oggi Gazzetta di Parma, il gup Sara Micucci su richiesta del pm Emanuela Podda.
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