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La tosse la tormentava e per placare anche il forte mal di petto associato al malessere stava facendo uso di un medicinale, il Lempis. Ma, secondo quanto stabilito da un'inchiesta, probabilmente ne ha abusato tanto che la donna protagonista della vicenda è morta per un'overdose accidentale di paracetamolo. I fatti sono avvenuti nel Lancashire, in Inghilterra.
La vicenda
Joan Ita Bergin, 58 anni, aveva la tosse e mal di petto. Stava male da una settimana e il giorno di Natale scorso è stata portata d'urgenza in ospedale il giorno di Natale. Si era sentita male a casa, come riferito ai soccorritori dal figlio Matthew che con lei abitava a Lostock Hall. La donna disse ai medici che a volte, visto il fastidio provato, assumeva più della dose raccomandata di paracetamolo oltre a bere una bustina di Lemsip ogni quattro ore. Curata per un sovradosaggio di paracetamolo, le fu diagnosticata un'insufficienza epatica. ma le condizioni della donna non sono mai migliorate, fino a quando è morta il 7 gennaio.
L'inchiesta
Sul decesso era stata aperta un'inchiesta. Indagine che è giunta alla conclusione: la donna è spirata «per insufficienza multiorgano causata da una "disavventura"», ovvero «overdose non intenzionale di paracetamolo». La dose massima raccomandata di Lemsip è una bustina contenente 1.000 mg di paracetamolo ogni quattro o sei ore. Ma a volte la donna usava anche paracetamolo extra, come riferito al medico legale.
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Il Messaggero