Chiunque avesse incontrato il sorriso di Sarah Dubois-Gilbeau si era innamorato di quel piccolo angelo. Sarah aveva solo cinque anni ed era autistica. Una condizione che suo padre...
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Aggredisce e uccide la figliastra di 4 anni. «Mi esasperava con un cartone animato»
La tragedia è avvenuta giovedì sera, quando Sarah si è rifiutata di fare i compiti e il padre è impazzito: ha iniziato a colpirla con una scarpa fino a quando la piccola non ha smesso di muoversi. Poi l'ha cullata sul pavimento del soggiorno, l'ha portata in camera e le ha applicato del ghiaccio sulla schiena. L’ha lasciata in quello stato per ore, fino quando il suo battito cardiaco non è diventato debolissimo. Solo allora ha chiamato l’ambulanza: la bimba è stata trasportata in ospedale, ma i medici non hanno potuto far nulla per salvarla.
Nel frattempo gli investigatori hanno trovato sangue sulle pareti e sul tappeto del salotto dove il massacro era stato compiuto. Brandon Reynolds ha raccontato semplicemente di aver perso la testa e di aver sculacciato la figlia quando lei si era rifiutata di fare i compiti. Ma c’era molto di più. E a rivelarlo è stata la madre di Sarah su una pagina GoFundMe creata per raccogliere fondi per il funerale della piccola: «Brandon si è sempre rifiutato di accettare che nostra figlia fosse autistica. Non è mai stato in grado di affrontare il suo autismo».
«Non se lo meritava - ha detto singhiozzando una vicina di casa di Sarah - Era così carina, era un piccolo angelo». Un piccolo angelo che non ha trovato pace su questa terra. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero