Occhi affaticati, troppe ore davanti allo schermo per lo smart working: «La miopia può aumentare»

Due mesi con gli occhi fissi davanti ad uno schermo, per passare il tempo guardando la tv, studiare con la didattica online o per lavorare in smart working con il computer. Ma...

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Due mesi con gli occhi fissi davanti ad uno schermo, per passare il tempo guardando la tv, studiare con la didattica online o per lavorare in smart working con il computer. Ma anche per fare sport in casa con il personal trainer online, per fare yoga e per seguire le ricette che hanno alleviato la quarantena tra pane e pizza al forno. La quarantena è trascorsa ma, a rimetterci, sono stati gli occhi: sotto sforzo continuo, non solo sono stati sovraccaricati di lavoro ma hanno anche perso l’abitudine a guardare lontano, verso l’orizzonte. E non è una buona abitudine.


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“Restare davanti ad uno schermo per troppo tempo - spiega la dottoressa Elena Pacella, oculista del pronto soccorso del policlinico Umberto I - in un ambiente poco illuminato, come potrebbe essere quello domestico, aumenta difetti refrattivi. E va ad acuire la sintomatologia astenopeica: prima fra tutti la stanchezza degli occhi”. 

Due mesi sono sufficienti per notare un aumento di casi?
“Sì, in due mesi l’occhio può risentire notevolmente degli effetti di una simile situazione”

Aumenteranno le miopie?
“In una persona miope, la miopia può aumentare. E può insorgere in chi è predisposto alla miopia: può manifestarsi in quelle persone che sono predisposte ma non avevano ancora sviluppato la miopia”.

Come succede?
“Guardare da vicino, per tanto tempo nell’arco della giornata, gli schermi con una condizione di luce non buona può avere la manifestazione primaria dei disturbi o accentuarli”.

Vale per tutti?
“Un ipermetrope non svilupperà mai la miopia ma avrà a che fare con l’astenopia: quei fastidi come la lacrimazione, il bruciore agli occhi e il malditesta”.

Come comportarsi?
“L’insorgenza di questi disturbi può essere un segnale: se prima d’ora non abbiamo mai avuto problemi alla vista, è il momento di consultare un medico”.

Gli schermi sono pericolosi?
“In realtà oggi sono gli schermi hanno diverse soluzioni protettive per la vista. Resta però il fatto che davanti ad uno schermo la lacrimazione aumenta: l’occhio, concentrato a leggere, ammicca di meno e quindi produce una minore lubrificazione della superficie oculare. Una donna in menopausa, ad esempio, potrebbe peggiorare la sintomatologia. A quel punto gli occhi lacrimano di più e quelle lacrime non sono quelle buone a cui siamo abituati”.

Come si risolve?
“E’ possibile usare lubrificanti oculari, al bisogno, vale per le persone in post menopausa, come dicevamo, e per chi sta tanto al pc. Si tratta di lacrime artificiali. Consiglio inoltre di staccare lo sguardo dallo schermo, ogni tanto, e guardare fuori dalla finestra”.

In due mesi non abbiamo mai guardato l’orizzonte.

“Purtroppo sì. Guardare a distanza influisce sull’evoluzione del vizio di refrazione, come la miopia o la miopia e l’astigmatismo insieme. Quindi guardare all'infinito dalla finestra, staccare dallo schermo e guardare lontano, può aiutare”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero