Obesità, scoperta nel fegato la proteina che la aggrava: eliminandola risultati sorprendenti

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Wuhan, con sede nella provincia cinese di Hubei, ha osservato nel corso di esperimenti condotti sui topi che quando questi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un gruppo di ricercatori dell'Università di Wuhan, con sede nella provincia cinese di Hubei, ha osservato nel corso di esperimenti condotti sui topi che quando questi manifestavano una formazione minore di lipidi nel fegato, aumentava la sintesi degli acidi grassi nel tessuto adiposo, a dimostrazione che potrebbe esistere un fattore secreto dal fegato che contribuisce all'obesità.


L'avocado è un sostituto dei carboidrati. «Aiuta a ridurre la fame e il peso»

Gli scienziati cinesi hanno identificato una proteina secreta dal fegato dei topi che stimola la formazione di grasso in altri organi e aggrava l'obesità, una scoperta che promette di fornire nuove strategie per il trattamento dell'obesità e dei disturbi correlati.  Utilizzando metodi genetici, hanno identificato la Gpnmb, una proteina appunto prodotta dal fegato che attiva la sintesi degli acidi grassi nel tessuto adiposo bianco, riduce il dispendio di energia e aumenta la resistenza all'insulina. I ricercatori hanno poi preso in esame la possibilità che la rimozione genetica del Gpnmb sia efficace nel trattamento dell'obesità. Hanno iniettato nei topi un anticorpo anti-Gpnmb e hanno scoperto che una volta che la proteina era stata inibita nel fegato, si riduceva il peso dell'animale e aumentava la produzione di calore e la sensibilità all'insulina. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Metabolism all'inizio di questo mese.

Pane, i conservanti nascosti aumentano il rischio diabete
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero