Musica e medicina: a Santa Cecilia il legame che cura anima e cervello

Musica e medicina: a Santa Cecilia il legame che cura anima e cervello
Un legame diretto che può portare a numerosi benefici in persone non solo semplicemente stressate ma anche con problemi psichici più complessi. E' questo il...

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Un legame diretto che può portare a numerosi benefici in persone non solo semplicemente stressate ma anche con problemi psichici più complessi. E' questo il legame diretto tra la musica e la medicina, nuova branca sanitaria che sta portando notevoli risultati . Di questo si parlerà lunedì 14 maggio alle 18 nella Sala Medaglioni del Conservatorio di Santa Cecilia (Roma -via dei Greci 18) all'interno della rassegna “Alziamo il volume”, curata da Carla Conti e Roberto Giuliani.  Molte ricerche recenti hanno messo in evidenza che la musica, la scrittura e la creatività, più in generale, possono rappresentare un elemento importante da affiancare alla cura, eppure tra i medici e i musicisti si sente l'esigenza di un’ armonizzazione e di una standardizzazione delle metodologie di indagine, che siano in grado di offrire risultati confrontabili e che orientino la ricerca nella giusta direzione.

«La musica ci aiuta a chiudere gli occhi fisici per aprire quelli della mente e ricongiungerci alle nostre immagini primarie e alla nostra fantasia» - afferma Donatella Caramia, professore associato di Neurologia e docente di Neuromusicologia presso l’ Università Tor Vergata di Roma, che introdurrà il dibattito. «Il rapporto fra musica e medicina - afferma Maria Teresa Palermo, flautista e musicoterapista - mette al centro dell’indagine la relazione fondata sui parametri musicali quali il suono, le vibrazioni, la forma, il ritmo ma anche l’ immaginario di chi ascolta. Quindi parlando di relazione, ogni storia è unica e irripetibile. Nella cornice di un discorso scientifico è importante, però, che anche lo stimolo musicale e la teoria di riferimento siano il più possibile precisi e replicabili»
 Marco Marziali, immunologo e autore di "Preludi", 24 brevi racconti ispirati ai preludi di Chopin , mostrerà alcuni dati della letteratura scientifica sul rapporto tra Musica e Sistema Immunitario: saranno Carla Conti e Roberto Giuliani, a sottolineare con quanta passione l’autore con i suoi romanzi induca all’ascolto, rinnovi la certezza che la musica possa aiutare la cura, promuova la scelta di umanizzare la professione di medico attraverso un rapporto empatico e profondo con i pazienti. Maria Giuseppina Palmieri, Neurologa presso il Policlinico Universitario di Tor Vergata presenterà  nuovi dati sui meccanismi di plasticità cerebrale che si verificano durante l’ascolto della musica preferita.

Musiche dal vivo saranno eseguite da Enjian Zheng, Francesco Di Cola, Luca Santoni, Arianna Granieri. 
Infine il premio dedicato a chi promuove lo studio e l'esecuzione della Ballata n.4 in fa minore di Chopin, nato da un altro lavoro editoriale di Marziali:  Daniele Perri, il vincitore della scorsa edizione, consegnerà il premio pianistico “La Quarta Ballata 2018” ai vincitori Francesco Di Cola e Luca Santoni.  L'ingresso è gratuito Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero